In questa guida spieghiamo come incorniciare e appendere i quadri alle pareti.
Indice
MONTAGGIO ALL’INGLESE
Il materiale necessario a questa realizzazione consiste in una lastra di vetro della misura richiesta,
di un rettangolo di cartone di uguali dimensioni (scegliete il cartone di colore bianco o giallo pallido con superficie opaca), di un rotolo di nastro adesivo telato largo un paio di centimetri,
di un po’ di colla per carta,
di un po’ di nastro adesivo trasparente
e di un triangolino metallico per appendere il quadro.
Come eseguirlo
In relazione alle dimensioni della stampa e al bordo che volete lasciare attorno, tagliate la lastra di vetro e sulle sue stesse dimensioni ritagliate il cartone.
Se non disponete di cartone chiaro sufficientemente robusto per fare da supporto alla stampa, potete usare del normale cartone di colore scuro (marrone) su cui incollerete un foglio di carta da disegno di tipo ruvido;
fissate il triangolino per appendere, a metà del lato superiore, su quella che risulterà essere la faccia del cartone rivolta al muro (se il lato superiore è maggiore di quelli verticali, potranno essere necessari due triangolini che si trovano in commercio già predisposti per questo lavoro con attaccata una linguetta gommata)
incollate pertanto il triangolino A al cartoncino B, fissandolo per maggior sicurezza con una graffetta C, che servirà a rinforzare la tenuta della linguetta;
fate in modo che due unghie della graffetta siano rivolte verso la parete, mentre dal lato della stampa si deve trovare la parte piana;
coprite infine la graffetta con del nastro adesivo per evitare che la ruggine con il tempo possa macchiare la stampa;
incollate la stampa, segnandone sul cartoncino la posizione con un segno a matita leggero; spalmate di colla lungo i bordi;
fate aderire poi la stampa aiutandovi con un foglio protettivo di carta V;
sovrapponete ora la lastra di vetro alla stampa e mantenetela a posto mediante qualche pezzetto di nastro adesivo trasparente;
maneggiate il vetro con cautela ricordando che i suoi bordi sono taglienti prima di essere ricoperti col nastro adesivo telato;
rovesciate ora il quadro e sulla faccia posteriore tracciate, lungo i bordi, delle linee parallele e distanti da questi un centimetro: queste linee consentono di fissare il nastro telato in modo corretto;
fissate il nastro prima sulla faccia posteriore del cartoncino di supporto (vedi figura seguente); fatelo poi ruotare sul vetro aiutandovi con i pollici per avere spigoli vivi e una buona aderenza; potete rinforzare l’incollaggio negli angoli fissando sul tergo un pezzo di nastro supplementare;
piegate con cura i nastri superiore e inferiore sulla faccia anteriore del vetro curando in modo particolare i punti di sovrapposizione con i nastri dei lati verticali.
Perché il quadro faccia bella mostra di sé è importante che la larghezza del bordino di nastro fissato sulla faccia anteriore del vetro sia uguale tutto attorno. Questo è ottenibile solo fissando il nastro sul cartone lungo le righe tracciate appositamente ed eseguendo con cura la sua piegatura sui fianchi del quadro.
MONTAGGIO SENZA CORNICE
Un altro pratico e sbrigativo sistema per montare una stampa o un disegno è quello che fa uso di un supporto robusto, generalmente un pannello di legno o un telaio di legno nel quale sono posate e fissate con squadrette metalliche la stampa e la lastra di vetro che la protegge. Questa va tagliata nelle stesse dimensioni della stampa o del fondino su cui sarà montata.
Preparazione del pannello
Il sostegno della stampa e della lastra di vetro deve avere uno spessore sufficiente a offrire una sicura presa alle viti di fissaggio delle squadrette metalliche. Il sistema più semplice è quello che fa ricorso a un foglio di truciolare di 1,5 cm di spessore (consigliabile solo quando la stampa è di piccole dimensioni).
Riportate sul truciolare le misure esatte della stampa quando siete sicuri che si adatti alla perfezione alla lastra di vetro già tagliata: si suggerisce di posare la stampa sul foglio di truciolare segnandone direttamente le dimensioni per non commettere errori e per garantire una buona squadratura dei tagli;
usate per le stampe grandi un telaietto D di listelli di legno da cm 1,2 x 4 e un foglio di compensato E come supporto per la stampa e il vetro;
considerate che le dimensioni esterne del telaio dovranno essere uguali a quelle della lastra di vetro. Se la superficie della stampa fosse molto grande può essere necessario rinforzare il telaio con una traversa centrale fatta dello stesso listello;
posate ora sul telaio già finito un foglio di compensato da 3 mm di spessore;
segnatelo e tagliatelo esattamente a misura del telaio;
spalmate ora una faccia del telaio con colla vinilica;
posate sopra il foglio di compensato che verrà tenuto pressato con un morsettino o con due pesi fino ad avvenuta presa della colla;
lisciate con carta vetrata i lati del pannello che saranno i soli a restare in vista;
rovesciate il pannello col lato del compensato in basso e fissate sul lato superiore il o i triangoli di ottone di opportune dimensioni, per appenderlo;
MONTAGGIO DELLA CORNICE
Se eseguita correttamente questa operazione, oltre che a valorizzarlo, può contribuire a conservare meglio il dipinto.
L’operazione non è difficile, ma richiede una sua tecnica perché non si abbiano a produrre danni né alla cornice né al dipinto.
Coprite, per prima cosa, un tavolo con un panno morbido sul quale posate la cornice L con la parte posteriore rivolta verso l’alto;
inserite il vetro M ben pulito e asciugato, il dipinto N e il fondino di cartone protettivo O; fissate provvisoriamente il tutto mediante qualche pezzetto di nastro adesivo P;
ritagliate poi un rettangolo di cartoncino (serve per proteggere il dipinto) di dimensioni uguali a quelle dell’incastro della cornice;
posatelo sopra il dipinto già appoggiato al vetro;
fissate ora il quadro conficcando quattro chiodini (senza testa) a metà di ciascun lato;
usate una spatolina di acciaio S su cui farete scivolare il martello mentre piantate i chiodi evitando così di danneggiare il dipinto.
A questo punto il dipinto è già fissato alla cornice, ma se lo si lasciasse così i suoi spigoli tenderebbero a imbarcarsi indietro:
completate quindi il fissaggio con altri chiodini posti a 5-6 cm di distanza l’uno dall’altro;
se volete poi eseguire un montaggio a regola d’arte questo deve anche impedire che il quadro possa impolverarsi. La polvere, infatti, può infilarsi fra la cornice e il dipinto, sotto il vetro, finendo per annerirlo:
impedite questo usando due sistemi:
il primo, sicuro e spiccio, prevede l’applicazione di un nastro adesivo telato A (vedi figura successiva) largo 20-25 mm tutto attorno alla cornice coprendo anche i chiodini che, se di ferro, potrebbero arrugginire;
con l’altro sistema la polvere viene tenuta lontana dal dipinto per mezzo di un foglio di carta; potete usare della carta da pacchi leggera o la tipica carta da spolvero. Il foglio di carta deve essere grande almeno quanto il quadro; se lo prendete un po’ abbondante il lavoro sarà agevolato;
stendete il foglio di carta ben stirato su di un tavolo;
rovesciate il quadro con la sua parte posteriore rivolta verso l’alto;
spalmate su tutto il bordo posteriore esterno della cornice un velo di colla vinilica facendo attenzione a non farla colare sulla faccia anteriore della cornice;
prendete ora il quadro dai bordi e capovolgetelo appoggiandolo centrato sul foglio di carta B predisposto in precedenza: la carta resta appiccicata alla cornice;
rovesciate ora ancora una volta il quadro e completate il fissaggio premendo con le dita e stirando, se necessario, la carta dove fa le grinze; non tagliate via subito la carta superflua: la colla l’avrà bagnata e pertanto il taglio non risulterebbe netto e potrebbe provocare uno strappo della carta stessa;
fate scorrere (a colla asciutta), lungo la cornice, una lama ben affilata eliminando la carta superflua: il lavoro è così ultimato.
Se dovete montare un quadro su una cornice vecchia, è possibile che, nonostante si lavori con molta delicatezza, la cornice si stacchi un po’ nei punti di giunzione agli spigoli:
ripristinate, in questo caso, la solidità della cornice prima di applicare il nastro adesivo o la carta protettiva;
inserite nelle fessure apertesi agli spigoli della buona colla da legno, usando uno stuzzicadente;
riportate le parti a contatto usando un martelletto;
inserite un panno fra martello e cornice;
togliete subito con uno straccetto la colla che eventualmente dovesse sprizzar fuori dalle giunture;
potete rinforzare la cornice, se questa è particolarmente debole, con dei chiodini o con dei triangolini di compensato da I mm di spessore incollati agli angoli sul lato posteriore;
potete inoltre rimediare a eventuali danni provocati dal fissaggio dei chiodi stessi usando l’apposito stucco per legno; meglio ancora se usate legno liquido del tipo adottato per la cornice: in tal modo la riparazione sarà ancora meno visibile.
COME APPENDERLI
Considerate innanzitutto che la consistenza degli intonaci e la struttura delle pareti condizionano la penetrazione dei chiodi nel muro;
usate chiodi più o meno sottili in funzione del peso e delle dimensioni del quadro e soprattutto dovete conficcarli correttamente nel muro; usate sempre chiodi di acciaio con o senza gancetto;
usate, invece, chiodi di acciaio più grossi che devono essere inseriti perpendicolarmente al muro se l’intonaco è duro perché i chiodi sottili si flettono e si spezzano;
segnate con precisione il punto in cui volete venga a trovarsi il triangolino di ottone del quadro; puntate la punta del chiodo un paio di millimetri sopra il segno, leggermente rivolta in basso; picchiate poi con moderazione col martello facendo in modo che quest’ultimo colpisca il chiodo esattamente con la direzione nella quale lo volete far penetrare nel muro;
evitate di pestarvi le dita fissando su un listellino un pezzetto di gomma schiuma sottile, in cui praticherete dei fori di diametro diverso per permettere il passaggio delle teste dei chiodi che volete usare;
staccate il listello quando il chiodo è piantato forzando la testa del chiodo attraverso la gomma schiuma;
potete ricorrere a chiodi a sezione quadrata con gancio oppure ai tasselli a espansione se il quadro da sostenere è molto pesante o se il muro è particolarmente tenace;
praticate, in ogni caso, un primo foro guida nel muro con una punta da 4 mm per limitare al massimo il rischio di danneggiare l’intonaco; usate tasselli in plastica da 4 mm con gancetti ad L a vite se il quadro è piccolo;
usate tasselli da 6, 8 o anche 12 mm di diametro se invece il quadro è molto pesante;
se realizzate il foro su di una parete rivestita di carta o di tessuto, tagliate via il pezzettino di rivestimento nel punto su cui agirà la punta per evitare che questa possa provocare strappi; evitate poi di sporcare la tappezzeria con la polvere di intonaco e di mattone fissando al muro, subito sotto il foro, una striscia di carta larga una trentina di centimetri;
fissate la carta con un nastro adesivo di carta, poco tenace;
staccate la carta dopo aver forato il muro e spolverate con una spazzola la tappezzeria.
Se volete appendere un quadro di grandi dimensioni e quindi di peso considerevole a una parete con intonaco non troppo consistente, può essere necessario usare staffe di rinforzo T su cui far posare il lato basso della cornice: procedete in questo modo:
agganciate il quadro ai tasselli superiori già fissati e, senza abbandonare completamente il peso al loro sostegno, posate il quadro alla parete; segnate su questa a matita la linea in cui arriva la cornice inferiore;
staccate di nuovo il quadro dal muro e fissate lungo la linea o altri tasselli a gancio oppure delle staffe metalliche disposte come viene illustrato in figura;
se usate i tasselli a gancio, questi dovranno essere scelti in modo che il gancio possa adattarsi al bordo della cornice;
mentre appendete il quadro ai ganci superiori fate ruotare orizzontalmente quelli inferiori; fate poi ruotare i ganci inferiori in posizione verticale, non appena il quadro aderisce alla parete;
se volete che un quadro risulti leggermente inclinato in fuori in modo da poter essere osservato bene anche se alto o male illuminato, non dovete usare i triangolini di ottone per appenderlo, ma fissate sul lato posteriore della cornice due piccoli occhielli a vite posti a circa un terzo dell’altezza della cornice verso l’alto;
annodate ai due occhielli dello spago resistente, lungo quanto basta perché, preso al centro, sporga di un centimetro dal lato superiore della cornice;
verificate, di tanto in tanto, che il cordino non sia stato rovinato dall’umidità o dalla ruggine.
COME TOGLIERE I CHIODI
Un problema, infine, connesso con i quadri è quello di togliere i chiodi piantati nel muro quando si vuole cambiare disposizione ai dipinti. Se il lavoro viene fatto in modo malaccorto, molto spesso sarà necessario appendere i quadri in modo da nascondere i danni prodotti. Il chiodo nell’intonaco tende ad arrugginire e la ruggine lo ingrossa e lo fissa all’intonaco. Per toglierlo senza danno afferrate il chiodo con una pinza e, senza fletterlo e senza tentare di estrarlo, fatelo ruotare un po’ su se stesso. Non appena notate che il chiodo si è liberato dall’intonaco, estraetelo con dolcezza tirandolo adagio lungo il proprio asse.