Dopo un lungo periodo in cui la tappezzeria sulle pareti di casa era simbolo di signorilità e di benessere, questa forma di decorazione era andata via via sparendo. Il recente avvento però delle colle viniliche e delle carte preincollate l’hanno riportata in auge. Oggi chiunque sia dotato di un minimo di pazienza è in grado di tappezzare le pareti di casa.
La tappezzeria, e ci si riferisce in modo specifico a quella di carta, viene venduta in rotoli larghi 53 cm e lunghi 10,05 m; queste misure consentono la semplicità di maneggio e la riduzione al massimo degli sprechi; nelle case moderne, infatti, le pareti sono alte da 2,90 a 3,30 m. Da un rotolo quindi si ricavano tre strisce complete da soffitto a pavimento. Per poter preparare bene la carta da parati è consigliabile l’uso di un tavolo pieghevole da tappezziere che può essere anche noleggiato. Un buon risultato trae le premesse da una meticolosa preparazione degli attrezzi, dei materiali (carte e colle) e delle pareti. Si parlerà per prima cosa della tappezzatura con carta da parati da incollare, poi delle carte da parati preincollate e speciali.
Nell’applicazione della carta da parati è molto importante seguire un ordine determinato. In figura è indicato il criterio da adottare: si copre, seguendo la successione numerica, prima il tratto di parete B, poi le pareti C e D, quindi i tratti di parete A, escluso il sottofinestra, e la parete E. Osservare la successione delle operazioni per il caminetto: prima il centro e poi gli spigoli. L’ultimo tratto da tappezzare sarà il sotto finestra.
Indice
La preparazione
Per prima cosa si deve calcolare il materiale necessario per coprire le pareti (carta e colla) e per rifinire il lavoro (cornicette e battiscopa). Per conoscere il numero di rotoli di carta da parati da acquistare, misurare l’altezza delle pareti; conoscendo la lunghezza della carta avvolta in ogni rotolo è semplice ricavare il numero di strisce complete ottenibili da ciascuno di essi. Non considerare i ritagli, dato che per un buon lavoro è bene evitare le giunture orizzontali. Misurare poi il perimetro della stanza includendovi porte e finestre; il calcolo darà un risultato per eccesso, ma questo darà la garanzia di poter disporre di un po’ di carta di scorta. Si dovrà ora dividere il perimetro per la larghezza del rotolo. Conoscendo, infine, quante strisce si possono ricavare, si dovrà ancora dividere l’ultimo numero ricavato per questa quantità.
Un esempio chiarirà meglio le idee. In una stanza con pareti da 3,10 m ogni rotolo di carta fornisce materiale per tre strisce (10,05 : 3,10 = 3 con il resto di 75 cm); il perimetro della stanza risulta essere di 16,75 m; ciò significa che le pareti potranno essere coperte mediante 32 strisce (16,75 : 0,53 = 31,6 approssimato per eccesso a 32). Dato infine che da ogni rotolo si possono ricavare 3 strisce, si divide il loro numero (32) per 3 e si ricava il numero dei rotoli: in questo caso 11 (32 : 3 = 10,7 approssimato a 11).
Nell’acquistare i rotoli di carta, verificare, meglio se alla luce del giorno, che siano tutti dello stesso colore; è praticamente impossibile infatti, ottenere risultati identici in due differenti tirature di stampa a colori; nel caso in cui ci si ritrovasse a casa con rotoli di differenti tonalità (si tratta comunque sempre di sfumature) si può utilizzare questo inconveniente: se i rotoli « sbagliati » sono più scuri, si utilizzeranno per la parete opposta alla sorgente di luce; se più chiari per la parete delle finestre. La scelta dell’adesivo da impiegare, sarà condizionata sia dal tipo di carta sia dalla superficie su cui la si deve applicare;
preparare le pareti: se le pareti da ricoprire sono già tappezzate, è necessario staccare la vecchia tappezzeria dato che la nuova non vi aderirebbe in modo sicuro; è un lavoro noioso, ma necessario; adoperando una pennellessa si bagnerà la vecchia tappezzeria fino a completa saturazione; si procederà poi allo scollaggio partendo dall’alto e usando un raschietto e lo scioglicolla. Ora si devono individuare crepe, fori di chiodi, screpolature o gibbosità dell’intonaco; stuccare con stucco plastico ripetendo l’operazione per le crepe più lunghe; raschiare poi con carta vetrata. La presenza di gibbosità o di vecchi chiodi, rendono invece il lavoro difficile e possono provocare sprechi per strappi sulla carta che, umida, è fragile. Pulire con una spugna bagnata la superficie delle pareti se l’intonaco è di tipo poroso; in ogni caso, prima di fissare la carta, è consigliabile spalmare sulle pareti, con la pennellessa, la colla a mano di fondo. Questa impedirà che l’intonaco assorba la colla spalmata sulla carta;
Per staccare la tappezzeria vecchia (a sinistra) bagnare le pareti con acqua mista a scioglicolla A; lasciare impregnare per qualche minuto e poi staccare la tappezzeria usando una spatola metallica 8. La superficie da tappezzare va poi controllata con cura (a destra). Stuccare le crepe e le fenditure A; quando lo stucco è completamente secco si liscerà accuratamente la superficie con carta vetrata B.
segnare le pareti: specialmente la prima volta, per agevolare il lavoro di fissaggio delle strisce di carta, è conveniente segnare le pareti a matita con righe verticali di guida. Per prima cosa controllare la verticalità della cornice della finestra con un filo a piombo; nel caso risultasse inclinata, con il righello metallico « da tappezziere » misurare, partendo dalla cornice, la larghezza della carta da parati meno 1 cm e fare un segno sul muro; questa misura va presa a circa metà altezza della finestra. Prendere ora il filo a piombo e, tenendolo all’altezza del soffitto, farlo passare per il segno fatto in precedenza; tracciare una leggera riga a matita lungo tutta la parete. Procedere poi tutto attorno alla stanza. La distanza fra una riga e l’altra dovrà essere uguale alla larghezza dei rotoli per evitare sovrapposizioni fra strisce contigue; se questo si rende indispensabile (angoli e spigoli), fare in modo che il lembo sovrapposto non sia mai dal lato donde viene la luce: l’ombra che ne nascerebbe, lo metterebbe ancor più in evidenza. È consigliabile a questo punto numerare i vari settori (fig. 1); si parte sempre dalle finestre, si arriva fino a coprire la parete opposta alle stesse, si ritorna alla finestra dal lato opposto a quello dal quale si era partiti e si completa l’opera. Si può ora passare al taglio di tutte le strisce che verranno a mano a mano numerate e poste le une sopra le altre in modo che quella sopra tutte porti il numero 1;
tagliare e incollare la carta: se si dispone di un tavolo da tappezziere, marcarne uno dei lati lunghi ad intervalli di 30 cm; questo aiuterà molto nella misura delle singole strisce; se si usa invece un tavolo da cucina, coprirlo di carta da imballo pesante su cui fare i segni a 30 cm l’uno dall’altro. Stendere la carta da parati sul tavolo con il « disegno » in vista, in modo che sia parallela allo spigolo lungo del tavolo. Tagliare poi i vari segmenti aggiungendo alla misura esatta circa 10 cm (le strisce di lunghezza uguale potranno essere tagliate per sovrapposizione); iniziare a tagliare la striscia col numero più alto. Stenderla sul pavimento e su di essa tutte le altre debitamente numerate con matita morbida. Si può ora iniziare a spalmare la colla; è bene lavorare con la luce in faccia: ciò servirà ad agevolare l’individuazione di eventuali zone senza colla che provocherebbero sgradevoli bolle e grinze. Mescolare con cura la colla secondo le istruzioni del fornitore (colla fluida per carte leggere, colla densa per carte pesanti). Se il lato « disegnato » della carta da parati dovesse macchiarsi di colla, pulirlo subito usando un panno pulito e asciutto. Tirare un pezzo di spago fra i due occhielli del secchiello della colla, questo servirà a sgocciolare l’eccedenza dal pennello. Stendere la striscia di carta sul tavolo allineandone il lato lungo con il bordo del tavolo; iniziare a stendere la colla con la pennellessa in senso longitudinale, partendo dal centro della striscia; spostare poi l’intera striscia in modo che sporga di qualche millimetro dal lato lungo del tavolo da lavoro; agendo ora in senso trasversale, completare l’in-collaggio su entrambi i lati; il tavolo in tal modo resterà sempre pulito e non macchierà i fogli successivi;
piegatura: completata l’incollatura del segmento di striscia che stava sul tavolo, è necessario piegarlo; prendere i due angoli del foglio con le mani e ripiegare su se stessa la parte incollata; la colla dovrà restare all’interno. Verificare che i bordi della carta siano ben allineati e ripiegare a metà una seconda volta. Far scivolare ora la striscia sul tavolo e procedere all’incollaggio della parte restante. Ripetere l’operazione di piegatura anche per l’altra parte avendo cura di lasciare 5-6 cm fra i due pacchi a fisarmonica. Per evitare che il bordo in alto possa macchiare di colla il soffitto, ripiegarlo su se stesso per circa 5 cm. Indossando un abito da lavoro con tasche capaci (devono poter contenere la spazzola, le forbici ecc.), porre il pacco a fisarmonica della prima striscia sul braccio (fig. 5) e iniziare l’applicazione.
L’applicazione
Appoggiare il bordo superiore della striscia allo spigolo fra soffitto e parete, facendo in modo che il bordo di destra della striscia vada a coincidere con la riga tracciata sulla parete; il bordo superiore non si incolla in quanto è ripiegato su se stesso (fig. 6). Usando ora il bordo delle forbici segnare, senza premere troppo forte, l’esatta posizione dell’angolo (fig. 7); staccare un po’ la carta dalla parete e tagliar il superfluo. Usando la spazzola e procedendo dall’alto in basso e dal centro verso i bordi della striscia, curare l’adesione senza bolle della carta alla parete.
Nel caso si formassero delle grinze, sollevare la carta, partendo dal basso, e incollarla. Non si dovrà mai tirare la carta; asciugandosi si tenderà da sola, ma se è stata tirata in fase di incollaggio potrà spaccarsi. Se in basso è già fissato alla parete un battiscopa, appoggiarvi sopra il lembo inferiore della striscia, segnare come fatto in alto la linea esatta lungo la quale dovrà essere tagliata, staccare la carta, tagliarla lungo il segno, poi incollarla nuovamente. Pulire subito il battiscopa con una spugna bagnata.
Trattandosi della prima striscia adiacente alla finestra, sarà necessario tagliare a misura il bordo della carta a contatto con la cornice della finestra: tagliare prima in basso all’altezza del davanzale (se esiste) in modo da far aderire la carta a tutta la cornice della finestra; segnare il punto esatto di taglio, tagliare il pezzo eccedente; incollare nuovamente. Passare ora alla striscia successiva, procedendo come per la precedente ed evitando la sovrapposizione del lembo di sinistra.
Volendo uno stacco di 1-2 cm dal soffitto, si possono usare due sistemi: fissare prima di mettere la tappezzeria la cornicetta di legno o di gesso alla distanza voluta dal soffitto, procedere per l’incollaggio della carta da parati come visto in precedenza; l’altro modo prevede l’applicazione della carta come se la si volesse fino al soffitto, ma il segno per il taglio anziché fatto sull’angolo fra parete e soffitto, verrà fatto usando un listello di legno di spessore uguale allo « stacco » desiderato;
gli angoli: misurare per controllo, la distanza che intercorre fra l’ultima striscia e l’angolo; eventuali piccole imprecisioni nell’applicazione delle strisce precedenti possono aver modificato « l’impianto » originario. Non tentare di usare una striscia di carta larga quanto il rotolo da far piegare sull’angolo; procedere invece come segue: preparare incollata una striscia di carta di larghezza normale; riportarvi sopra l’esatta misura dello spazio restante fra l’ultima striscia e l’angolo più 1,5 cm. Tagliare l’intero « pacco » avendo cura di fare un bel taglio netto e diritto. Applicare la striscia al muro come visto per le precedenti avendo la sola avvertenza di piegare e incollare sull’angolo l’eccedenza di 1,5 cm (fig. 9); proseguire ora con la striscia successiva che dovrà sovrapporsi alla precedente del solo tratto di 1,5 cm. attorno a ostacoli: gli ostacoli per il tappezziere dilettante vanno dai ben visibili infissi (porte, finestre, termosifoni) alle meno appariscenti prese e interruttori per la luce. Per tappezzare attorno a questi ostacoli senza ricorrere a giunte o tasselli, procedere come segue: per gli infissi maggiori (porte o finestre), iniziare l’applicazione della carta come se non ci fossero; tagliare quindi una prima volta la parte eccedente (fig. 10) lasciandovi però un margine di 2-3 cm. Se la parte eccedente è larga, non è facile eseguire un taglio preciso al primo tentativo. Fare un piccolo taglio diagonale in corrispondenza dell’angolo dell’infisso; procedere poi con le forbici o con una lama affilata al taglio preciso della restante parte eccedente. Per le zone attorno ai termosifoni, se questi sono incorporati in una nicchia (posto generalmente poco luminoso) si applicherà la carta da parati in piccole strisce, in relazione ai lati della nicchia e allo spazio disponibile; si tappezzerà il muro dietro al termosifone solo per un breve tratto (10 cm sopra e sotto).
Per termosifoni sporgenti dal muro con mensola sovrastante si tappezzerà normalmente fino alla mensola, mentre ci si comporterà come per le nicchie nella zona sottostante. Per prese e interruttori si dovrà tagliare la tappezzeria partendo dal centro. Aperti i quattro lembi triangolari, si taglierà di precisione con una lama attorno alla cornicetta della presa. Pulire subito ogni residuo di colla con una spugna bagnata; è comunque molto importante per una buona riuscita del lavoro che la carta da parati attorno a questi ostacoli sia bene incollata; se necessario aggiungere un po’ di colla con un piccolo pennello.
Carta preincollata
Si tratta di carta da parati che non richiede l’uso della colla, si distingue in preincollata e autoadesiva (il secondo tipo è più adatto per il rivestimento di mobili). La carta viene venduta in rotoli di lunghezza e larghezza pari a quelli di carta da parati normale, ma è stata impregnata con colle viniliche, molto spesso addizionate a sostanze più fluide o antimuffa. La loro applicazione è possibile solo su pareti ben asciutte e non porose. Fare una prova con una spugna bagnata. Se l’intonaco assorbe rapidamente l’acqua, è necessario trattare preventivamente la parete con uno strato di colla fissativa di fondo adatta al tipo di carta impiegato.
Per l’applicazione procedere come segue: tagliare le varie strisce di carta e numerarle; predisporre una bacinella lunga 60 cm circa e profonda 20 cm circa; riempirla per tre quarti di acqua. Arrotolare la prima striscia di carta con la parte incollata verso l’esterno e immergerla nella bacinella; poco dopo (attenersi alle istruzioni del fornitore), afferrato un lembo della carta immersa con entrambe le mani, sollevarlo lentamente fuori dall’acqua facendo strisciare la carta sul bordo della bacinella; applicare quindi al muro.
Tappezzare in stoffa
Risulta essere un lavoro molto più impegnativo dei precedenti: tener conto che non è possibile applicare tappezzeria in tessuto su pareti intonacate di fresco; è necessario attendere almeno sei mesi. Preparare il fondo con colla alcalina dopo aver raschiato la superficie del muro; la stoffa non dovrà essere applicata direttamente alla parete. Su questa, infatti, dovrà essere fissata della carta da rivestimenti, possibilmente con lo stesso colore di fondo. Tagliare con lama e righello la stoffa a strisce della lunghezza richiesta; cospargere la colla sul muro e non sul tessuto; applicare la stoffa partendo dall’alto e aiutandosi, senza premere, con un rullo rivestito di feltro. La colla va spalmata poco per volta, non superando mai la larghezza di due strisce di stoffa per volta. Rifilare la stoffa sopra e sotto dopo circa 15 minuti dall’applicazione.
Riparazione e pulizia
Le riparazioni possibili sono due: tagliare la carta nelle zone scollate o con grinze e rincollarla, o iniettare colla con una siringa. Il secondo metodo è senz’altro il migliore perché non lascia praticamente alcuna traccia: riempire per metà una siringa per iniezioni con colla fluida; iniettare al centro di ciascuna bolla; attendere
circa cinque minuti e schiacciare poi la bolla con le dita o con un rullo di gomma. Se invece la tappezzeria si è strappata, tagliare un riquadro di carta da parati alquanto più grande della zona danneggiata; appoggiarlo senza colla, sopra alla rottura cercando di far coincidere gli eventuali disegni. Tagliare con una lama affilata tassello e tappezzeria (fig. 11). Allontanare il tassello e staccare dal muro i frammenti attorno alla parte danneggiata lungo il taglio appena eseguito. Il tassello tagliato in questo modo a misura precisa, si incastrerà perfettamente e lo si potrà quindi fissare con la colla.
La maggioranza delle carte da parati in commercio oggi è di tipo lavabile; in caso di macchie tenaci si può intervenire con smacchiatori spray o con un panno bagnato di alcool; dopo aver bagnato la parte macchiata, applicare sulla stessa della carta assorbente e ripetere eventualmente l’operazione. Nel caso le macchie fossero irreversibili, l’unico rimedio è la sostituzione della parte macchiata.