In questa guida spieghiamo come scegliere la colla per il legno.
Colla forte
È detta anche colla da falegname e si trova in commercio in fogli quadrati o rettangolari di colore giallo o giallo bruno ed è assai trasparente; viene ricavata da sostanze di origine animale. Per preparare questa colla, la si deve prima spezzettare e porre in un recipiente contenente acqua (una parte in peso di colla e due, tre parti di acqua) ove si lascia rigonfiare per circa dodici ore. Si riscalda poi ad una temperatura di circa 50-60° C.; non si deve superare assolutamente tale temperatura per non diminuire le caratteristiche adesive della colla. Per questa ragione si impiegano generalmente fornelli elettrici a riscaldamento uniforme e si riscalda la colla stessa a bagnomaria; esistono particolari recipienti detti pentole per colla in ghisa od alluminio del tipo di quello di fig. II- 117. Mentre si riscalda la colla è bene rimestarla lentamente con una bacchetta di legno, cercando che non si formi della schiuma; qualora se ne dovesse formare un poco va tolta accuratamente. Va ricordato che la colla si usa soltanto calda, infatti una volta fredda è inutilizzabile; si deve preparare volta per volta il quantitativo occorrente.
Se nella preparazione si nota che la colla è troppo densa si può diluire aggiungendo un po’ di acqua calda. Prima di scaldare la colla è bene aver preparato i pezzi da incollare e, se la stagione è fredda (temperatura al di sotto di 10-12 °C.), si può facilitare l’operazione riscaldando i pezzi (per es. con un normale ferro da stiro). La colla da falegname presenta un’ottima resistenza; se in presenza di umidità è indispensabile che sia preparata con l’aggiunta di allume di cromo (4% circa) o formalina (2% circa). La colla forte si può ottenere liquida anche a freddo facendo una soluzione di colla forte, acido acetico ed acqua; questo tipo di colla presenta però una minore resistenza di quella precedente.
Colla alla caseina
È detta anche colla a freddo e si trova in commercio sotto forma di polvere bianca che deve essere poi mescolata con un certo quantitativo di acqua (indicata dal fabbricante) per ottenere una soluzione pronta per l’uso. La colla alla caseina si conserva più a lungo della colla forte ma generalmente non oltre sei, otto ore; dopo è inservibile perché coagulata. Presenta una buona resistenza anche all’umidità; si deve avere l’avvertenza di togliere subito la colla eccedente che può fuoriuscire dalle congiunzioni dei pezzi che si incollano, in quanto su alcuni legni (quercia, mogano, ecc.) può produrre delle macchie. Per togliere la suddetta colla da un pezzo, dopo un certo tempo, è necessario usare dell’acido ossalico disciolto in acqua. Risulta importante però non usare mai la colla nelle connessioni dove l’incollatura debba essere in vista. I pezzi una volta incollati devono essere stretti nella morsa; prima non molto forte, dopo un’ora circa è necessario aumentare sensibilmente la pressione. Devono rimanere così per una giornata circa affinché l’incollatura sia completa; questo procedimento vale anche per incollature con la colla forte.
Colla di resina
Entrata nell’uso, a differenza delle colle precedenti, solo recentemente presenta molti vantaggi sebbene sia più costosa. La qualità normale è usata fredda; è molto resistente all’acqua ed al calore; quando è ben secca diventa di una durezza come il cemento tanto che gli arnesi spesso perdono il filo tagliando una connessione con questa colla. In generale per far presa ed indurire ha bisogno di entrare in contatto con un apposito reagente detto anche induritore che può essere per es. anche l’acqua pura. In commercio la colla di resina si trova principalmente in tre tipi: i) sotto forma di liquido piuttosto denso che si conserva diversi mesi (dopo diventa colloso ed inutilizzabile); si applica su di un pezzo la colla e sull’altro l’induritore. Unendo i due pezzi la colla fa presa; 2) in polvere che si conserva, se ben tappato per circa un anno; per l’uso si mescola con acqua e si applica su un pezzo mentre l’induritore viene applicato sull’altro, come si è visto per il tipo liquido; 3) in polvere con l’induritore già mescolato; per l’uso basta mescolare con acqua e si ottiene la colla pronta per applicare sopra i pezzi.
Colla polivinile
È una colla a freddo assai efficace ma non adatta a resistere all’umidità. Si presenta come un liquido bianco e denso che è già pronto per l’uso, non macchia il legno ma talvolta con alcuni legnami può scurire. Uno di questi tipi di colla più diffusi commercialmente è il Vinavil.
Colle a base di gomma
Questi tipi di colle dette anche comunemente incollatutto sono colle a contatto e servono per incollare oltre al legno anche molti altri materiali come porcellane, plastica, cuoio, ecc.; sono generalmente resistenti al fuoco ed all’acqua. Queste colle, che sono in commercio in appositi tubetti, vengono applicate su ambedue le superfici dei pezzi da incollare che vengono riuniti quando la colla comincia a fare presa. È bene comunque attenersi alle istruzioni fornite da ciascuna marca.