Il gesso rivestito occupa una posizione di tutto rilievo tra i materiali utilizzati per gli interni, e permette di rivestire muri e soffitti, ottenendo delle superfici pulite e lisce.
Il gesso rivestito è costituito da uno strato di gesso posto a “sandwich” tra due fogli di cartone. I moderni processi di fabbricazione consentono di mettere a disposizione sia dei professionisti che degli hobbisti delle lastre leggere. solide, facili da posare e adatte a qualsiasi uso.
Le lastre doppie, unite da una struttura alveolare, sono utilizzate per i divisori, mentre i pannelli compositi costituiti da una lastra raddoppiata di lana di vetro servono ad isolare i sottotetti o i muri. Per rivestire semplicemente un muro, si utilizzano delle lastre normali di gesso rivestito, che solitamente presentano uno spessore di 13 mm. La larghezza varia da 60 a 120 cm per le lastre normali, anche se ne esistono di più larghe, fino a 3 m.
Esamineremo la posa di lastre utilizzate per rivestire una parete, su telaio di listelli o tramite incollatura con malta colla, nonché la messa in opera di un controsoffitto.
Va infine detto che la posa di questi pannelli è alla portata di qualsiasi hobbista.
Indice
Utensili e fissaggio di oggetti
Finitura
Il gesso rivestito costituisce un buon supporto per tutti i tipi di finiture decorative. Conferisce infatti un aspetto di superficie liscia, piana, solida e asciutta, una qualità quest’ultima che è molto apprezzata in tutti i locali in cui i muri sono umidi. Il gesso rivestito su telaio di listelli crea una circolazione di aria sotto il raddoppio del muro, che essicca la muratura. Prima di dipingere odi posare la carta da parati o un rivestimento murale, occorre applicare un fondo, proposto dai fabbricanti di pannelli. Si utilizza quindi una vernice normale o una colla vinilica o cellulosica. Lo stesso fondo viene usato per decorare con un intonaco interno. Al contrario, la colla per piastrelle si applica senza fondo.
Gesso rivestito per raddoppiare le pareti
Il gesso rivestito viene utilizzato per rivestire muri vecchi, non intonacati e umidi, soprattutto con funzioni di isolamento. In genere si ricorre a lastre di 13 mm di spessore, rastremate sui bordi per realizzare giunzioni invisibili. Tuttavia, si trovano anche delle lastre con bordi a squadra, quando le giunzioni devono essere ricoperte da modanature, e delle lastre a bordi smussati a V quando è previsto un rivestimento decorativo in carta o vinile.
Generalmente, le lastre vengono posate su un telaio di listelli in legno, a sua volta fissato sulla parete. Il telaio permette quindi di conservare un certo spazio di aria tra le lastre e il muro, che funge da isolante (è anche possibile utilizzare della lana di vetro). Nei locali umidi, i listelli di legno sono interrotti, o posti su delle zeppe, per permettere la circolazione dell’aria e asciugare quindi le pareti. Le lastre si posano sia orizzontalmente che verticalmente (quest’ultima soluzione è la più facile da realizzare), e si inchiodano o avvitano. Occorre inchiodare o avvitare ad 1 cm dal bordo e ogni 30 cm al massimo. L’avvitamento può essere effettuato con un trapano avvitatore.
Nei locali con muri sani e asciutti, le lastre possono essere applicate fissandole direttamente contro le pareti.
Tagli e giunzioni
Le lastre si tagliano con un cutter. Intagliate prima di tutto il cartone della faccia a vista, guidandovi con una lunga riga. Spezzate la lastra con un colpo secco facendo sporgere la linea di taglio da un appoggio. Rigiratela, ripiegate la parte di scarto e tagliate il cartone sul retro della faccia a vista.
Le lastre sono posate con i bordi assottigliati l’uno contro l’altro, perché la rastrematura consente di realizzare dei giunti invisibili. Applicate uno strato di intonaco speciale per gesso rivestito sul giunto e posate una striscia di giunzione su tutta la lunghezza pressandola sull’intonaco con una spatola, quindi rasate. Attendete che lo strato sia essiccato e applicate una seconda mano di intonaco per nascondere completamente la striscia: il giunto deve essere a livello della faccia a vista. Dopo l’essiccazione, non vi rimane che levigare con la levigatrice orbitale. Per gli angoli rientranti e sporgenti si piega un’apposita striscia di garza (normalmente fornibile dal produttore) e si utilizza una cazzuola angolare.
Posa su telaio di listelli di legno
Posa incollata
Le lastre possono essere incollate direttamente sul supporto quando questo è perfettamente piano e asciutto. A questo scopo si utilizza una malta colla che si prepara come un intonaco classico (per il dosaggio rispettate le proporzioni indicate). Questa malta-colla viene disposta in mucchietti sul retro della lastra, che in seguito verrà applicata contro il muro. Le lastre rimangono sollevate rispetto al pavimento tramite delle piccole zeppe che verranno tolte dopo l’essiccazione. Tutte le lastre devono essere sullo stesso piano: servitevi di una lunga riga per verificare che ogni lastra posata sia al livello giusto. Le giunzioni sono realizzate a mano a mano, o alla fine del lavoro.
Finestre
Posa di lastre di gesso rivestito sul soffitto
Le lastre di gesso rivestito di 13 mm servono anche per creare o raddoppiare un soffitto. Nel primo caso si fissano direttamente sui travetti, a patto che questi siano in buone condizioni e su uno stesso piano. Se cosi non fosse, o se si tratta di raddoppiare un vecchio soffitto in cattivo stato, si fissano le lastre su un’armatura metallica costituita da profilati in acciaio galvanizzato. Questi elementi si inseriscono su dei tiranti metallici regolabili, a loro volta fissati sui travetti, sui tavelloni o tramite tasselli ad espansione. Le lastre vengono quindi avvitate sui profilati metalllici. Il lavoro è tuttavia più semplice quando si posano direttamente sui travetti spesso è necessario aggiungere de pezzi di legno ai travetti, poiché le lastre devono essere inchiodate o avvitate su tutta la lunghezza dei loro bordi. Segnate sul muro la posizione dell’asse dei travetti per poter poi inchiodare nel punto giusto. Inoltre, sistemate dei listelli supplementari per fissare delle lampade al soffitto: l’impianto elettrico deve essere stato completato prima di posare le lastre; tenete presente che non sono ammesse le giunzioni nei cavi murati o comunque non a vista. Per lavorare più comodamente, potete noleggiare un piccolo ponteggio di sicurezza: è comunque indispensabile essere in due per eseguire il fissaggio. Le lastre vengono posate perpendicolarmente ai travetti, iniziando da uno degli angoli del locale e arrestando la lastra contro il muro. Inserite i chiodi speciali per gesso rivestito ogni 15 cm, tenendo le teste leggermente sotto la superficie (potete anche avvitare con viti di 35 mm).
A questo punto non vi resta che tagliare, con il cutter o con la sega per pannelli, e realizzare le giunzioni. Anche in questo caso, si utilizzano delle lastre a bordi assottigliati, per avere lo spazio per applicare l’intonaco e la striscia. Quando i travetti non corrispondono alla larghezza delle lastre disponibili sul mercato, è meglio realizzare una contro travettatura, perché i tagli sarebbero troppo lunghi e le giunzioni difficili da realizzare. Si avvita in questo caso un insieme di listelli nelle dimensioni delle lastre e si procede come indicato in precedenza.