La brunitura riguarda in modo particolare i piccoli pezzi in acciaio. Si tratta di un bagno in olio usato, si ottiene così un aspetto setoso della superficie ed una protezione contro la corrosione.
Il trattamento di brunitura riguarda soprattutto le piccole griglie, i parascintille, cosi come le pinzette, gli attizzatoi e altri accessori di questo tipo (il solo limite alle loro dimensioni è infatti dato dal recipiente utilizzato e dalla quantità d’olio a vostra disposizione). Potete dunque ricorrere, come nel nostro esempio, ad. una vecchia pentola o ancora ad un grande bidone nel quale avrete conservato l’olio usato. Notate che bisogna trattare solo i pezzi che possono sopportare un leggero ritiro (attenzione, dunque, a quelli che comportano degli assemblaggi). Il surriscaldamento del pezzo deve essere sufficientemente elevato, affinché l’acciaio raggiunga il colore rosso ciliegia, cioè circa gli 800 gradi, non andate oltre, rischiereste di mettere in causa persino la struttura del metallo e di modificarne le proprietà.
Potrete ricorrere a diversi mezzi per surriscaldare il metallo: un cannello a doppio gas, la lampada per saldare, il forno, persino la forgia. Avrete bisogno anche di pinze (se possibile a manico lungo) per tenere il pezzo, di una spazzola di metallo, di tela smeriglio e di guanti di protezione.
Preparazione
Il risultato dell’operazione dipende innanzitutto dall’aspetto iniziale del pezzo. Conviene dunque decaparlo con la lima o con un abrasivo qualsiasi, poi levigare con la tela smeriglio, affinché il metallo assuma un aspetto lucido e brillante: è solo a quest’unica condizione che il pezzo assumerà un colore nero omogeneo. Se si tratta di un pezzo che avrete realizzato voi stessi, bisogna effettuare il decapaggio prima di modellarlo (per esempio nel caso di una barra ritorta), poiché sarebbe poi difficile stendere l’abrasivo in modo regolare su tutta la sua superficie. Se riscaldate con il cannello, dovete spostare la fiamma sul pezzo in modo da ottenere una temperatura omogenea.
Bagno
Il recipiente utilizzato per il bagno deve essere profondo per contenere il pezzo completamente. È consigliabile utilizzare un recipiente più grande rispetto a quello mostrato in figura, poiché bisogna lavorare rapidamente (effettuate una prova prima di riempirlo con l’olio). In effetti, se si immerge l’oggetto lentamente. la superficie dell’olio, sotto l’effetto abbinato del calore e dell’ossigeno dell’aria, rischia di infiammarsi (prevedere un coperchio per poter spegnere le fiamme). Il colore ottenuto dipende del tipo di olio utilizzato. Se utilizzate dell’olio per motori, otterrete un colore nero, come quello mostrato nelle foto. In alternativa, un olio nuovo conferisce al pezzo una tinta bruna.
Questa tecnica non è veramente pericolosa, ma conviene prendere le dovute precauzioni. Lavorate in un luogo sufficientemente aerato per fare in modo che i vapori emessi dall’olio si dissipino rapidamente (è dunque preferibile installarla all’esterno). Portate dei guanti di protezione e lavorate su un piano abbastanza vasto e stabile. Infine, non dimenticate di procurare un estintore utilizzabile immediatamente, per affrontare qualsiasi evenienza.
Finitura
Si effettua l’operazione più volte: di solito sono necessari altri due o tre bagni successivi. Poiché il pezzo è tenuto con delle pinze, conviene cambiare ogni volta il punto di presa, af finché non rimangano delle macchie chiare sul metallo. Più numerosi saranno i bagni successivi, più la strato di nero ottenuto sarà scuro, spesso ed omogeneo. Bisogna dunque riscaldare il pezzo ogni volta. Tuttavia, bisogna aumentare la prudenza alla fine dell’operazione, poiché l’olio, già riscaldato dai bagni precedenti, rischia maggiormente di infiammarsi. Quando il pezzo è scolato e sufficientemente raffreddato, strofinate energicamente con la spazzola metallica per eliminare le impurità.