Gli elementi di muratura visibili all’interno di un’abitazione conferiscono un’impronta rustica all’arredamento. Per realizzare questo effetto, potete applicare sottili elementi in cotto o in pietra appositamente realizzati per questo scopo.
Restaurando le vecchie abitazioni, molto spesso si spende molto denaro per togliere l’intonacatura a vecchie pietre che si lasceranno invece nude, nel nuovo interno. Ecco perché molti produttori propongono dei rivestimenti molto originali che permettono di introdurre una nota di autenticità nell’arredamento di un interno: si tratta di mattoni o di pietre da lasciare a vista che si applicano sui muri proprio come se fossero semplici piastrelle.
Questo tipo di rivestimento si adatta particolarmente alle abitazioni antiche che si vogliono restaurare senza dover sostenere spese eccessive, come quelle necessarie per rimettere a nudo i materiali di costruzione, che oltre tutto a volte non sono nemmeno cosi belli. Comunque, a volte è anche possibile integrare questi rivestimenti con l’arredamento moderno: si sceglieranno semplicemente delle piccole piastrelle che si adattino allo stile della casa. Come regola generale, si combinano questi elementi da lasciare a vista con rivestimenti tradizionali, tipo intonaci interni o carta da parati, riservando loro solo una o due pareti nel locale, preferibilmente i muri portanti o i divisori. Un locale interamente decorato in questo modo potrebbe risultare eccessivo.
La posa di questi materiali non presenta difficoltà insormontabili, anche per un hobbista alle prime armi. È addirittura più semplice di quella delle piastrelle in ceramica, poiché in questo caso sono accettabili anche piccole irregolarità, come del resto su un vero e proprio muro in mattoni
Indice
Diversi materiali
I mattoni e le pietre da lasciare a vista si presentano sotto forma di piastrelle con dimensioni molto variabili. I produttori si sono dati da fare per riprodurre tutta la bellezza, l’originalità e la grana dei materiali più antichi. Queste piastrelle possono essere applicate sulla maggior parte delle superfici interne: sono infatti abbastanza larghe e presentano uno spessore ridotto. Sono reperibili anche elementi speciali per gli angoli rientranti o aggettanti, così come dei sistemi completi di posa.
Le piastrelle di terracotta sono ottenute tramite stampaggio su stampi di antichi mattoni. Affinché ogni elemento presenti delle caratteristiche particolari, si usano numerosi stampi diversi tra di loro. Questi “mattoni” sono colorati in pasta con tonalità dei mattoni antichi, e sono reperibili nelle tonalità tradizionali, l’ocra, il rosso mattone ed il marrone con differenti tonalità. La loro superficie, a seconda dei casi, presenta un aspetto liscio, rugoso, sabbiato, nervato.
Alcune di queste piastrelle sono riservate esclusivamente agli interni, ma altre si adattano perfettamente anche ai locali umidi, all’esterno o anche per rivestire il focolare dei camini.
Le piastrelle presentano generalmente uno spessore variabile tra 1,5 a 2 cm, con dimensioni simili a quelle dei mattoni comuni. Gli elementi che riproducono le pietre naturali sono realizzati con sabbia, pietre a pezzi e cemento. Si tratta quindi di pietre ricostituite. Anche in questo caso, si procede partendo da modellature realizzate su vere e proprie pietre: si ottiene così la grana, la diversità delle forme e le tonalità di vere e proprie pietre da costruzione. Le piastrelle presentano diverse dimensioni, permettendo così di realizzare un rivestimento simile a quello dei muri ricoperti con pietre vere. La maggior parte delle pietre ricostituite si adatta perfettamente agli interni ed agli esterni.
Le piastrelle sono sottili e relativamente leggere, da 30 a 40 kg al m2.
Angoli
I fabbricanti propongono elementi d’angolo che facilitano la posa, in particolare per gli angoli aggettanti, sempre difficili da realizzare: in questo caso, è necessario cominciare la posa dall’angolo, alternando la disposizione: gli elementi si presentano sotto forma di squadre a bracci inuguali.
Comunque, è anche possibile utilizzare piastrelle normali. In questo caso, si ricoprirà il bordo delle piastrelle del muro meno visibile.
Per quanto riguarda gli angoli rientranti, potrete fissare le piastrelle a spalla contro quelle del muro già posate, alternando i giunti del rivestimento ad ogni corso.
Preparazione delle Piastrelle
Nella maggioranza dei casi, le piastrelle di pietre ricostituite presentano dimensioni variabili, per permettere una ricostruzione autentica della muratura. Esistono anche piastrelle rettangolari regolari per imitare le murature in pietre tagliate, a giunti incrociati. Per facilitare la messa in posa, si cominceranno a raggruppare tutte le piastrelle uguali. Per trovare una disposizione armoniosa degli elementi, realizzate una posa a secco sul pavimento protetto con vecchi giornali. Distribuite bene tutte le piastrelle, affinché il rivestimento abbia un aspetto naturale: è necessario evitare di allineare i giunti lungo la verticale. Per una grande superficie, procedete per sezioni successive.
Le forme varie delle piastrelle di pietra ricostituita permettono di disporle nel miglior modo, evitando al massimo i tagli. È comunque necessario realizzare i tagli su qualche elemento. Il materiale è abbastanza duro, e quindi bisogna prendere qualche precauzione. Iniziate a intagliare le piastrelle a mano, sulle quattro facce, con una sega per metalli. Poi, posizionando l’elemento piatto sul pavimento, tagliatelo con una mazzetta e con un largo scalpello da piastrellista. I tagli saranno evidentemente più veloci se avrete a disposizione una smerigliatrice angolare con disco per troncatura. Questo utensile permette soprattutto di realizzare i tagli nel senso della lunghezza.
Supporto
Le piastrelle di terracotta o di pietra ricostituita devono essere posate più o meno come le altre piastrelle. Questo significa che è possibile incollarle sulla maggior parte dei supporti, a condizione che siano asciutti, puliti e lisci. Non sarà possibile fissare un rivestimento di questo tipo su un supporto umido, perché le piastrelle si scollerebbero. In ogni caso, i fondi devono essere messi a nudo, cioè liberati da qualsiasi tipo di rivestimento decorativo, sia che si tratti di carta da parati o di pittura, anche se in buono stato. Dovrete quindi sverniciare e pulire con cura le superfici. Le piastrelle possono essere posate direttamente sui gessi, anche se vecchi. Le fessure ed i fori di notevoli dimensioni devono essere otturati con stucco dopo la posa di una striscia di garza. Tenete comunque presente che la malta-colla permette di nascondere le piccole irregolarità.
Quale malta
La posa è possibile con una qualsiasi malta bastarda per mattoni. È sicuramente preferibile utilizzare una malta colla o un cemento colla. Si presentano entrambi in polvere, confezionati in sacchetti da 2,5 o 25 kg. Permettono di ottenere una pasta untuosa, molto facile da posare e che aderisce perfettamente al supporto. Non dovrà essere applicata se la temperatura è inferiore a 5° C o superiore a 30° C.
L’impasto si realizza in un catino o in un secchio, versando dolcemente la polvere nell’acqua e mescolando pian piano con una cazzuola. Mischiate fino a quando la pasta non presenti un aspetto omogeneo. Per le proporzioni, rispettate le indicazioni fomite dal produttore o impresse sul sacco. È necessario utilizzare circa 1 /3 d’acqua.
Incollatura
Il tempo di apertura della malta, cioè il tempo in cui è possibile utilizzarla dopo l’impasto, è abbastanza lungo: circa 3 ore. È quindi possibile preparare una quantità sufficiente di prodotto per una superficie di diversi metri quadrati. La posa dovrebbe essere realizzata piuttosto rapidamente se il lavoro è stato preparato con cura. All’inizio non si riuscirà ad avere l’idea di come verrà il lavoro su una grande superficie, è perciò consigliabile effettuare delle prove.
Applicazione della malta
Il metodo consiste generalmente nell’applicare la malta, sul retro della piastrella, in cinque punti, cioè negli angoli e nel centro. Si utilizzerà a questo proposito la punta di una cazzuola. Applicando la piastrella sul supporto, la colla si stende da sola, con poche sbavature o sovraspessori.
Quando il supporto è molto irregolare, è anche possibile applicare la colla su tutta la superficie sul retro della piastrella, dando qualche colpo con la lama della cazzuola per pareggiarla. Una terza possibilità consiste infine nell’applicare direttamente la malta-colla sul supporto con una spatola dentata. Questa tecnica è raccomandata per le superfici ineguali, per esempio per rivestire un muro realizzato con pietre a vista o con mattoni forati. È inoltre più adatta per le piastrelle di mattoni e permette in ogni caso una posa più rapida. Realizzate un solo passaggio con la spatola dentata per non togliere troppa malta.
Posa e giunti
In generale, si comincia la posa dalla parte bassa dei muri. Che si tratti di piastrelle di pietra o di mattoni, è necessario togliere gli zoccolini. Potrete utilizzare zoccolini nuovi, se lo desiderate. anche se non sono effettivamente indispensabili su un muro di questo tipo. Lo spessore dei materiali permette di mascherare il collegamento muro pavimento.
Prelevate le piastrelle dal pavimento. una dopo l’altra, per poter ricostruire esattamente la disposizione già realizzata sul pavimento. Ciascuna è applicata con cura sul supporto, nella posizione corretta: esercitate una certa pressione con entrambe le mani, in modo che la piastrella si assesti perfettamente nella posizione definitiva.
La distanza per i giunti è ottenuta utilizzando piccole zeppe di legno a sezione quadrata, con un lato di 1 o 2 cm. a seconda del tipo di muratura scelto. Certi produttori uniscono tali zeppe ai loro kit. Per le piastrelle di terracotta o per le pietre ricostituite. utilizzate lunghe bacchette di legno, con una sezione di 1 x 1 cm. Si devono posizionare delle zeppe in basso ed in alto al muro. quando gli elementi sono sporgenti sui muri adiacenti.
Nel corso della posa, asciugate immediatamente le sbavature di malta colla per non macchiare la faccia a vista, servendovi di una spugna umida.
Posa a angolo
Quando non si utilizzano elementi per angoli aggettanti (infatti non tutte le serie li prevedono) è necessario realizzare questi angoli in modo estetico. Le piastrelle saranno sovrapposte su uno dei due muri e quindi saranno leggermente sporgenti, da 15 a 30 mm a seconda dello spessore del materiale. tenendo comunque in considerazione lo strato di malta colla.
Per sovrapporre le piastrelle, scegliete sempre il muro più visibile e non dimenticate che i bordi sono visibili dall’altro lato. Cercate di realizzare uno spigolo ben netto e perfettamente verticale. Utilizzate quindi una livella a bolla o il filo a piombo, o anche un righello di legno che appoggerete contro l’angolo. Cominciate la posa partendo dall’angolo rientrante, posizionando una piastrella sul muro adiacente per determinare la consistenza della sporgenza. Una volta completata la posa sul primo muro, posizionate le piastrelle dall’altro lato dell’angolo aggettante.
In mattoni
La posa delle piastrelle di mattoni è praticamente identica a quella con elementi di pietra ricostituita. Queste piastrelle presentano generalmente delle scanalature o delle incisioni sul retro, il che facilita la tenuta ed il fissaggio. Per la posa su un supporto a base di cemento (pietre a vista calcestruzzo, intonaco di cemento) si utilizza la malta-colla, mentre per le pareti in gesso o con raddoppiamento in cartongesso, ci si serve del cemento-colla odi un adesivo senza cemento. Tutti i produttori propongono prodotti per la posa. In taluni casi, potrebbe rendersi necessaria una doppia incollatura, applicando la colla sia sul muro che sul retro della piastrella. I prodotti di terracotta presentano sempre differenze di tonalità, dovute ai metodi di produzione e all’argilla utilizzata, che permettono di conferire un bell’aspetto all’insieme. Di conseguenza, ogni confezione presenta caratteristiche peculiari per quanto riguarda il colore. Prima della posa, dovrete mischiare gli elementi, affinché le diverse tonalità siano armoniosamente suddivise su tutta la superficie della parete.
Il loro taglio è più facile rispetto alla pietra ricostituita; si utilizzeranno semplicemente lo scalpello largo da piastrellista e la mazzetta. Se ci fossero tubature con uno scarso risalto rispetto al muro, si farà in modo di posizionarle a livello di un giunto, rompendo eventualmente la piastrella nell’angolo. Per incassare gli apparecchi elettrici, per esempio gli interruttori e le prese, si taglieranno semplicemente le piastrelle e si immergeranno nella malta colla. Per i giunti, si utilizzano delle bacchette con una sezione di 1 x 1 cm.
Realizzazione dei giunti
È necessario, prima di tutto, completare la posa ed aspettare fino a quando la malta colla non sia completamente essiccata, circa 48 ore, prima di realizzare i giunti.
Toglierete a questo punto le zeppe utilizzate per la distanziatura. Se la malta colla è debordata leggermente nello spazio destinato ai giunti, svuotate questo spazio con uno scalpello da piastrellista. La maggior parte dei produttori propone delle malte per rabbocchi che presentano qualità idrofughe. Esistono in diversi colori: bianco, nero, beige e grigio e devono essere utilizzate ad una temperatura tra i 5 ed i 30° C. Il tempo di apertura è più limitato rispetto a quello della malta colla, nell’ordine di un’ora circa.
Comunque, la realizzazione dei giunti può anche essere realizzata con una malta bastarda: 1 parte di cemento, 2 di calce e 8 di sabbia. Per ottenere la sfumatura voluta, utilizzate cemento bianco o grigio e della sabbia con un colore molto simile a quello delle piastrelle, ed eventualmente dei pigmenti coloranti. Applicate il cemento nei raccordi con una cazzuola a lingua di gatto.
Esercitate una leggera pressione, affinché lo spazio si riempia e non si creino bolle d’aria. Non appena avrete riempito alcuni giunti, dovrete rasarli con un panno, conferendo loro un aspetto leggermente rugoso. Potrete anche utilizzare un pezzo di canna per innaffiare, che conferirà al giunto un aspetto concavo, molto decorativo.