Partendo dal concetto della semplicità, il letto diventa uno degli articoli maggiormente alla portata del bricoleur, che per sua natura è alla ricerca di costruzioni adeguate alla sua volontà pratica, ma anche alla sua inesperienza specifica. Affronteremo quindi la costruzione di tre tipi diversi di letto, nonché di una testata da appoggiare alla parete, naturalmente dotata di un cassetto per lato, e di comodini da applicare al muro. Sono tutte costruzioni di estrema semplicità, facili da programmare e da realizzare con i semplici mezzi tecnici a disposizione del costruttore casalingo.
Indice
Il modello più semplice
Nel disegno è indicata appunto la costruzione del tipo più semplice di letto: è robusto e di linea moderna.
Può essere costruito con qualsiasi legno duro resistente alle deformazioni; pino o abete se lo si vuole lasciare «naturale», faggio o altro se si decide di laccarlo.
Noi proponiamo la versione cosiddetta «a una piazza». È chiaro che, decidendo di fare un letto di dimensioni maggiori, occorre maggiorare in proporzione la lunghezza delle assi trasversali e di quelle che servono a formare il pianale (quando questo non è costituito da una tavola di un pezzo unico, che per le sue dimensioni non può essere d’altro che di truciolare).
Il letto in questione è formato da due parti: il telaio vero e proprio e il rivestimento superiore: costruite il telaio servendovi di quattro assi A e B (dett. 1), spesse 2 cm, larghe 20. Due devono avere una lunghezza di 190 cm, e due devono essere di 90 cm;
fissate queste quattro tavole le une alle altre, con giunture a mezzo legno (dett. 2) procedendo in questo modo:
prendete le due assi corte, quelle di 90 cm; praticate a 15 cm dalle due estremità un intaglio largo 2 cm e lungo esattamente 10 cm (la metà rispetto alla larghezza dell’asse);
prendete poi le due assi lunghe, quelle di 190 cm, e praticate un analogo intaglio (2 x 10 cm) a 30 cm dalle rispettive estremità;
incrociate le quattro assi in modo che queste penetrino completamente l’una nell’altra;
se incontrate un eccessivo attrito dovuto alla ruvidezza del legno o a intagli troppo poco generosi, rifilate con una raspa da legno o carteggiate;
evitate in ogni modo di usare nuovamente la sega: intagli troppo abbondanti sortirebbero un unico effetto, quello di ridurre la rigidità della struttura, che deve essere massima;
fissate insieme le quattro assi, facendo uso di colla;
lasciate che questa faccia presa e migliorate la rigidità dell’insieme applicando, nella parte interna del telaio, una serie di staffe d’acciaio ad angolo retto, fissate con viti. È l’unico modo veramente sicuro per garantire che il letto, con il passare del tempo, non si sposti;
se decidete di costruire un letto più grande, occorre una terza barra longitudinale, anche questa lunga 190 cm, che dovrete incastrare allo stesso modo in corrispondenza del centro esatto delle assi trasversali;
accertatevi ora che la «scatola» formata dal telaio del letto sia perfettamente in piano;
rifinite, se necessario, con pialla e cartavetro; predisponete quindi la preparazione della base del letto;
potete scegliere tra due alternative di costruzione; una consiste nel ricoprire il telaio con una serie di assi strettamente affiancate l’una all’altra (dett. 4), l’altra nel valersi di una tavola unica (dea. 5);
procuratevi nel primo caso 19 assi di 80 x 10 cm (ferma restando la lunghezza di 90 cm), pari alla larghezza del letto, la larghezza di 10 può variare, ma in questo caso varia anche il numero delle assi necessarie;
fissatele una per una sul telaio del letto appena costruito, in senso trasversale, per mezzo di quattro viti;
inserite le viti, due a due, in corrispondenza dei punti d’incrocio con le barre longitudinali del telaio;
servitevi di viti a testa piatta per evitare danni al materasso, anche se fra questo e il letto ci sarà un panno protettivo, ad esempio uno strato di gommapiuma D (dett. 6), e assicuratevi che queste entrino completamente nel legno predisponendo una serie di sedi a scodellina con il trapano;
se utilizzate una sola tavola vi basterà fissare la tavola al telaio in otto punti, quattro per ogni barra longitudinale;
procedete ora al lavoro di rifinitura;
lisciate con una pialla le estremità delle assi in modo che presentino due facciate completamente allineate, quindi carteggiate attentamente;
stuccate con legno liquido i fori eventualmente visibili dopo il fissaggio delle viti;
carteggiate nuovamente quando la sostanza sintetica si è indurita;
provvedete quindi alla verniciatura o alla lucidatura del letto;
montate sotto il suo telaio una serie di quattro rotelline pivottanti C (dett. 3) se il letto è destinato a poggiare su moquette o su parquet di legno; è questo, infatti, l’unico modo per poterlo spostare senza spelacchiare la prima o rigare il secondo;
fatevi aiutare a capovolgere il letto;
praticate poi con un trapano i quattro fori che rappresentano le sedi delle rotelline: i fori devono essere esattamente in corrispondenza dei punti d’incrocio delle quattro assi che formano il telaio;
inserite le rotelline con il loro asse e raddrizzate il letto;
se desiderate rendere invisibili le rotelline pivot-tanti, incollate sotto la parte del telaio che tocca a terra una serie di listelli o quadratini di feltro, del tipo autoadesivo.
Il letto a scatola
La costruzione di questo tipo di letto è molto semplice, anche se esteticamente meno valida di quello visto in precedenza:
iniziate anzitutto la costruzione del perimetro A della base. Le misure dipendono, ovviamente, dalle dimensioni del materasso che volete usare; unite i due lati lunghi e i due lati più corti a squadra, vale a dire con l’estremità di uno fissato con viti all’estremità della faccia dell’altro; rafforzate gli angoli con blocchetti 13 di sezione 4 x 4 cm (dett. 1) lunghi quanto sono larghe le assi con cui costruite il letto (una misura consigliabile è 30 cm; non troppo alto e non troppo basso);
sistemate quindi la parte interna della base; fissate, anzitutto, due assi lunghe C quanto l’interno del perimetro, fissandole con viti dall’esterno;
prendete poi altri tre pezzi D, di lunghezza pari ai tre spazi in cui il perimetro è ora diviso, e fissateli in modo irregolare;
potete anche procurarvi quattro assi, di cui due lunghe quanto la lunghezza interna del perimetro, e due lunghe quanto la larghezza interna del perimetro;
praticate in esse, nei punti previsti di intersezione, incastri a mezzo legno, con una profondità di 15 cm (se la larghezza delle assi è 30 cm); rafforzate l’incastro per mezzo di blocchetti dello stesso tipo usato per fissare gli angoli del perimetro (dett. 2);
ricoprite tutto il letto con una tavola (compensato spesso o truciolare) le cui dimensioni sono esattamente quelle del perimetro esterno;
fissatela semplicemente con viti o chiodi, e procedete all’operazione di finitura.
Il letto diviso
Non è che una variazione del tipo appena esaminato:
costruite anche in questo caso un perimetro esterno A come nel caso precedente, operando con maggiore cura dei particolari; gli angoli, per esempio, sono ottenuti forgiando le estremità di ogni lato a 45°, in modo da ottenere una spigolatura perfetta;
utilizzate all’interno, comunque, un blocchetto di rinforzo. Il dettaglio indica chiaramente come questo blocchetto F può essere fissato in morsa, valendosi di due supporti di legno E appositamente sagomati, in grado di accogliere lo spigolo dell’angolo;
affrontate la costruzione interna, valendovi di un’asse B lunga quanto la lunghezza interna del perimetro;
montate l’asse su una delle due linee ipotetiche che dividono il letto in tre parti e fissate con viti o chiodi;
lasciate la parte stretta, in cui il letto è diviso, per conto proprio, senza altre aggiunte;
rafforzate quella larga, invece, con altre due assi trasversali C che dividono quello spazio in tre parti uguali;
ultimate il lavoro con la copertura del letto per mezzo di una tavola D le cui dimensioni sono pari a quelle del perimetro esterno.
Questo tipo di letto ha una resistenza strutturale ben superiore a quanto possa apparire a prima vista.
La testata
Chi ha già la base del letto può anche desiderare una bella testata che completi armoniosamente quell’angolo della camera da letto; una testata, cioè, dotata di ogni accessorio possibile.
Per realizzarla procedete nel seguente modo: considerate, dapprima, le dimensioni di questa costruzione che dipendono unicamente dalla larghezza del letto;
calcolate una testata A che sia complessivamente almeno 90 cm (meglio 100) più della larghezza del letto. L’altezza della testata varierà secondo il gusto di chi la costruisce: in linea di massima dovrebbe essere di circa 50 cm a partire dalla superficie del letto (non del materasso, che invece deve stare davanti alla testa) (in figura con il tratteggio B è indicata la posizione del materasso);
considerate pertanto una testata larga 230 cm e alta 50 cm;
procuratevi quindi una tavola di queste dimensioni;
fissatela alla parete, nella posizione richiesta dal progetto di arredamento, per mezzo di due listelli di legno C che possono essere direttamente murati (vedi dett.) o semplicemente fissati nei mattoni con viti a tassello;
fissatevi a sua volta la testata con viti a scomparsa;
indicate a questo punto con un segno di matita il centro della testata;
dividete per due la larghezza del letto, e riportate questa misura su ogni lato del segno centrale; lasciate ancora uno spazio di 4-5 cm, e segnate il punto d’inizio per il fissaggio dei cassetti: questi sono del tipo più semplice;
formate la loro struttura esterna (la guaina che li contiene) costruendo una base F, un coperchio G e un lato E che hanno le dimensioni volute per il cassetto (altezza circa 10 cm, profondità 30-35);
formate un secondo lato D alto 50 cm, per essere cioè pari all’altezza della testata; l’ultimo lato è costituito dalla testata stessa;
fissate tutti i pezzi per mezzo di spine: la posizione della montatura esterna è alla base della testata;
ultimata la sede per il cassetto, costruite ora il cassetto stesso;
adottate anche in questo caso la soluzione più semplice, che consiste in un cassetto con incastri per i lati sul frontale, ma con le altre giunture a spina e colla.
Il letto a castello
Il disegno evidenzia la struttura molto semplice del letto a castello. È formato da quattro montanti A sui cui lati interni sono montate le barre longitudinali B. Sui lati esterni, invece, sono fissate le barre trasversali C. Per rinforzare i punti d’incontro usate staffe D ad angolo retto (vedi dett.).
Il mobile suggerito in questa guida ha il vantaggio che, per la sua linearità, può anche essere costruito in un legno chiaro, come il pino, e semplicemente trattato, a lavoro ultimato, con una vernice trasparente.
Predisponete anzitutto i pezzi per la struttura, che deve essere particolarmente robusta: i quattro montanti, che reggono l’intera costruzione, dovranno essere quindi dei veri pali;
considerate nella costruzione una lunghezza di 160 cm e una sezione di 15 x 6 cm;
procuratevi poi i longheroni e le traversine; le loro misure, per dare al pianale per il materasso la dimensione necessaria di 82 x 194 cm (e rendere quindi possibile l’utilizzo delle reti metalliche e dei materassi normalmente in
commercio), devono essere rispettivamente di 194 x 20 cm e 100 x 20; lo spessore tanto per le quattro barre longitudinali quanto per quelle trasversali deve essere di 3 cm;
fatevi aiutare nell’eseguire questo lavoro da qualcuno, se non altro per reggere i pesantissimi pezzi (pesanti dato il legno necessario a una costruzione solida, e anche per le dimensioni); appoggiate a terra due dei quattro montanti sulla parte piatta di 15 cm;
decidete qual è la parte bassa e qual è la parte alta, indicandole a matita rispettivamente con le lettere B e A;
prendete una delle quattro barre longitudinali B di 194 x 20 cm e appoggiatela distesa sui due montanti A in modo che li incroci a 90°, e che il suo lato lungo sia esattamente a 25 cm dalla base dei montanti. Le due estremità della barra longitudinale devono essere esattamente a filo con le parti esterne dei montanti;
prendete a questo punto la seconda barra longitudinale, e piazzatela allo stesso modo, ma con l’avvertenza di distanziare il suo lato lungo di 20 cm dall’estremità superiore (quella segnata con la lettera A) dei montanti. Anche le estremità di questa barra devono risultare esattamente a filo con la parte esterna dei due montanti;
ricontrollate che tutte le misure siano esatte e fissate insieme le tre parti;
segnate esattamente con una matita le rispettive posizioni dei pezzi e rimuoveteli, spalmateli di adesivo e rimetteteli in posizione;
non attendete che l’adesivo abbia fatto presa per bloccare mediante viti;
usate due lunghe viti da legno (8 cm) per ognuno degli incroci di pezzi; essendoci quattro incroci, occorreranno otto viti che applicherete dall’alto in basso (dett.1). Questo significa che, a costruzione ultimata, la testa della vite non sarà visibile dall’esterno;
se volete una maggiore garanzia di solidità potete servirvi di dado e bullone (dett. 2): dopo avere praticato il foro attraverso le giunture dei pezzi, inserite il bullone dalla parte inferiore, cioè quella che risulterà esterna al letto, e stringete da dentro con il dado, avendo l’accortezza di usare una rondella altrimenti il legno rischierebbe di spaccarsi;
finita questa operazione, ripetetela in modo esattamente uguale con gli altri due montanti e le altre due barre longitudinali;
affrontate, quando l’adesivo ha fatto presa, la seconda fase della costruzione che consiste nell’unire le due semicostruzioni finora ottenute con le due barre trasversali A. È qui, soprattutto, che occorre l’aiutante;
appoggiate una delle due costruzioni alla parete, meglio se l’estremità sporge da una porta, in modo che i montanti siano contro il muro e le barre longitudinali diano verso la stanza;
tenete ritta, a circa un metro di distanza, la seconda semicostruzione, in modo che le barre longitudinali diano verso l’interno;
prendete una delle quattro barre trasversali e spalmatene di adesivo, sulla parte piatta, gli ultimi 9 cm a ogni estremità;
avvicinatela e sistematela in posizione, in modo che le sue due estremità siano a filo perfetto con la superficie esterna dei montanti. L’altezza da terra, ovviamente, deve essere la stessa delle barre longitudinali (nel nostro caso 25 cm); fissate anche qui ogni incrocio con due viti da legno (è impossibile, invece, l’uso di dado e bullone);
usate viti a testa piatta, che potranno scomparire nel legno se in questo avete preparato con un trapano l’apposita sede;
potete usare alternativamente una vite con testa a borchia, che a costruzione ultimata potrete dotare dell’apposito cappuccio, con soddisfacente risultato estetico;
ripetete l’identica operazione con l’altra barra trasversale;
fissate infine all’altra estremità del letto, in identica maniera, le altre due barre;
attendete che l’adesivo abbia fatto presa prima di qualsiasi altra operazione;
procedete quindi a rafforzare la struttura;
avvaletevi per questo di otto staffe d’acciaio D ad angolo retto (come già indicato nel primo di
segno) che fisserete, internamente alla struttura del letto, in corrispondenza di ogni angolo; fissatele, per accrescerne l’efficienza, a metà dell’altezza dei longheroni longitudinali e trasversali;
utilizzate per ciascuno sei viti: per il fissaggio complessivo necessitano quindi 48 viti;
procedete a questo punto al fissaggio dei listelli
A che avranno il compito di sostenere il pianale
B (dett.1) o la rete metallica C per il materasso (dett. 2).
I listelli sono otto in tutto e la loro sezione è di 3 x 3 cm. Quattro sono lunghi 82 cm e quattro sono lunghi 194 cm;
sagomate le estremità di ciascuno ad angolo di 45°, in modo da poter effettuare una giuntura precisa;
fissateli alle barre longitudinali e trasversali del letto, in modo che siano di I cm più alti della base inferiore;
eseguite il fissaggio dall’interno per mezzo di viti da legno di 5 cm, spaziate di 20-25 cm l’una dall’altra;
potete rafforzare volendo ognuna delle due «cinture» (una è per il letto inferiore, l’altra per quello superiore) mediante staffe d’acciaio ad angolo retto, del tipo (ma più piccole) già usato per rafforzare l’unione delle barre portanti; potete anche applicare, dalla parte che risulterà verso l’interno della stanza, una piccola barra D, che è praticamente essenziale per il letto superiore volendo evitare delle cadute:
utilizzate a questo scopo due listelli di 5 x 194 cm, spessi 2 cm, e sistemateli 15 cm sopra le barre longitudinali;
fissateli con due viti da legno a ogni estremità.
La struttura del letto a castello è ora completa:
non resta che la finitura;
eliminate le irregolarità con pialla e cartavetro; procedete quindi al trattamento finale con lacca colorata o soltanto con vernice trasparente di tipo flatting.
Il materasso, sia esso dei tipi a molle o dei tipi in memory foam, non può stare in posizione se non ha una base; sistemate quindi in ognuno dei due posti un pianale che, date le dimensioni del letto, sarà di 194 x 82 cm;
utilizzate allo scopo una tavola di legno spessa 2 cm, opportunamente forata per permettere il passaggio di aria;
appoggiatela semplicemente ai listelli di legno fissati lungo le barre di struttura oppure anche fissatela con una serie di viti.
L’alternativa a questo pianale è costituita dalla rete metallica che, con la sua struttura esterna di ferro, potrà essere semplicemente posata sui listelli.
Il letto è ultimato (dett.1). Occorre ora una scaletta (dett. 2). Due assi di 160 x 10 cm, spesse 3 cm, e una serie di otto gradini A di 30 x 5 cm, anch’essi spessi 3 cm, una serie di incastri a tenone B dei gradini nei due montanti (dett. 3) e la scaletta sarà pronta. In base all’inclinazione che questa assumerà appoggiandosi alla barra longitudinale superiore, date il taglio con l’angolatura più adatta alla sua base.