Vari tipi di costruzioni sono possibili per il giardino, taluni di estrema facilità e anche rozzezza (il che non è un demerito, perché contribuisce veramente all’ambiente rustico) e altri più complicati. In questo capitolo ci si occuperà di tavolo e sedie fatti con ceppi d’albero e tavole appena sgrossate, e di un altro insieme che potremmo definire “a listelli” di legno. Abbiamo di proposito evitato la costruzione di sedie e tavoli pieghevoli perché la loro costruzione presenta, per il bricoleur, una serie di problemi non giustificati dal risparmio (veramente minimo) che si farebbe in alternativa all’acquisto di mobili metallici da campeggio, pieghevoli e perfetti.
TAVOLO E SEDIE CON I TRONCHI
È quanto di più rustico e semplice esista. Tutto sta ad avere la pazienza di trovare il materiale adatto, che è poi una serie di tronchi.
Guardatevi bene dall’andare a tagliare un albero, che oltre a essere un’impresa non facile per un bricoleur senza sega elettrica o a motore può essere proibito ed è comunque un crimine nei confronti della natura. Il metodo migliore consiste nel far visita a una ditta specializzata nella vendita di legno da ardere, e chiedere di avere certi pezzi prima che siano completamente tagliati, con corteccia e tutto. Male che vada, si può sempre fare ricorso alle guardie forestali, precisando la richiesta, disposti ad attendere che debbano abbattere un albero. Ottenuta la materia prima con cui lavorare, vale a dire un pezzo di tronco con diametro di almeno 30 cm (ma 40 è l’ideale, e 50 cm fanno… un trono da re), prima di tagliarlo nella lunghezza voluta occorre decidere se questa rudimentale, ma bellissima “sedia” sarà fissa o mobile. Nel primo caso tagliate per una lunghezza di 50 cm, nel secondo caso di 40. I dieci centimetri di differenza servono a interrare una estremità. Alternativa a questo semplicissimo sedile (dett.1) è il sedile con lo schienale (dett. 2). In tal caso, tuttavia, occorre che il diametro del tronco sia di almeno 40 cm (50 l’ideale, e per il famoso trono ce ne vogliono 60). Il tronco deve essere aumentato di 40 cm, e poi tagliato (vedi figura) in modo che una parte del tronco, con relativa corteccia, rimanga e faccia da schienale.
Per rifinire questo sedile semplicissimo procedete in questo modo:
pulite, e poi tagliate con l’accetta (dett.3) la superficie superiore e rifinite con raspa e cartavetro A (dett.4);
lasciate, se possibile, una superficie leggermente ondulata e rendetela infine impermeabile, resistente agli agenti atmosferici;
ricoprite tutto il tronco con lo speciale turapori per flatting, passandone due mani o, alternativamente, facendo ruotare il tronco in un recipiente in cui si è versato il turapori, in modo che anche la corteccia assorba bene;
ricoprite di flatting quando questo è asciutto, dando un rivestimento di due o anche tre mani, oppure ricorrendo nuovamente al sistema della immersione;
tenete presente che ogni anno bisogna passare almeno un’altra mano di flatting per garantire la buona durata.
Il tavolo rustico richiede quattro gambe B di tronco con diametro di almeno 10 cm e la cui
lunghezza deve essere di 70 cm;
fissate su queste un ripiano formato da quattro assi grezze, che possono avere dimensioni di circa 100 x 20 cm (meglio se non sono tutte uguali di larghezza (vedi dett.);
potete conservare la corteccia alle assi nella loro parte esterna: queste devono essere perfettamente piane, ma leggermente ondulate;
appoggiate le assi su quattro traversine, e inchiodatele.
Le traversine, a loro volta, sono quelle che collegano le gambe a due a due: sono anch’esse di legno grezzo e sono inchiodate ai vertici delle gambe;
rinforzate ulteriormente la struttura valendovi di due traversine diagonali per ogni lato (quattro in tutto): sono formate da tronchi con diametro di circa 5 cm (con corteccia, naturalmente), anche questi fissati con chiodi. Il trattamento è identico a quello della sedia: turapori e poi flatting. Poiché si tratta di un tavolo discretamente pesante e non solidissimo, è bene spostarlo sollevandolo, e non trascinandolo sull’erba.
TAVOLO E SEDIE CON I LISTELLI
La costruzione del tavolo e delle sedie “a listelli” ha un aspetto meno rustico di quello appena visto. È tutta questione di gusto, e tutto deve essere rapportato alle esigenze estetiche del giardino. Tenete presente, nella scelta, che la costruzione fatta con i tronchi di albero può anche essere utilizzata come arredamento per “un’eventuale tavernetta”. Questo tipo di costruzione a listelli, invece, è decisamente utilizzabile solo in giardino.
Il tavolo è per necessità di costruzione un mobile di dimensioni alquanto ridotte (la superficie è di 60 x 80 cm). Ha il vantaggio, tuttavia, di essere piuttosto leggero e di poter essere trasportato facilmente da un angolo all’altro del giardino. Procedete alla sua costruzione in questo modo:
costruite anzitutto il telaio: questo è formato da quattro gambe, quattro traversine corte, una lunga, due diagonali. Le gambe sono pezzi di 70 cm, con sezione quadrata (5 x 5). Le quattro traversine corte misurano 58 cm e hanno sezione 3 x 3. Quella lunga misura 78 cm ed è anche di sezione 3 x 3. Le diagonali sono di 100 cm. Questa struttura non è difficile da costruire:
predisponete a 20 cm da terra due mortase nei lati delle gambe che si guardano, e inseritevi una delle traversine corte dopo avere predisposto a ogni estremità un tenone di 2 cm (quindi anche le mortase dovevano essere profonde 2 cm); ripetete la stessa operazione al vertice delle due gambe, cioè in modo che la traversina rimanga a filo con la parte superiore delle gambe;
ripetete entrambe le operazioni con le altre due gambe e le traversine corte;
predisponete quindi in ognuno di questi due gruppi il fissaggio della traversina lunga e delle due diagonali, la prima mediante una mortasa al centro delle due traversine basse, le altre mediante mortase negli angoli interni delle gambe; preparate quindi i tenoni alle due estremità della traversina lunga, e i tenoni anche alle estremità delle diagonali;
praticate su questi listelli A un intaglio al centro esatto, che consenta il loro incrocio con incastro a mezzo legno (vedi dett.);
fissate quindi il tutto, prima da una parte e poi dall’altra, avendo l’avvertenza, come già si era fatto per le prime giunture, di usare un adesivo resistente all’umidità (resina epossidica, ad esempio) e rinforzate con staffe se necessario; lavorate con pialla e cartavetro ora che il telaio è ultimato, e ricopritelo con due mani di turapori prima di applicarvi il ripiano superiore.
Questo sarà formato, come si è visto, da una serie di listelli B lunghi 80 cm e larghi 4, non più spessi di 1 cm, meglio se smussati lungo i lati lunghi (si trovano in commercio già preparati); disponetene 14 sulla struttura superiore del tavolo: i 4 cm che avanzano servono a lasciare uno spazio di circa 2 mm fra un listello e l’altro, in modo da favorire lo scolo dell’acqua;
avvitate i listelli B alle loro estremità, sulle traversine corte, facendo uso di viti A di ottone o comunque di altro metallo che non arruginisca (vedi dett.);
volendo, ma non è necessario, fissate i listelli con viti anche nei loro punti d’incontro con le traversine diagonali;
usate in ogni caso viti a testa piatta e predisponete nei listelli apposite sedi in modo da farle scomparire;
stuccate, rifinite, passate il turapori un paio di volte come si era fatto con il telaio, infine verniciate (almeno due mani) l’intero mobile;
passate almeno una volta all’anno una mano di vernice se volete conservare in buono stato la vostra costruzione.
Affrontiamo ora la costruzione della sedia che richiede un telaio formato da due gambe lunghe A, due gambe corte B e una serie di barre unite con incastri a tenone e mortasa (dett.1). La tecnica è praticamente la stessa; quella che varia è, ovviamente, la forma. I pezzi occorrenti sono due gambe posteriori di 70 x 3 x 5 cm, due gambe anteriori di 40 x 3 x 3 cm, cinque traversine che uniscono le gambe di 33 x 3 x 3 cm, tre traversine che uniscono le gambe anteriori a quelle posteriori di 33 x 3 x 3 cm. Con questi pezzi si otterrà una sedia che misura 35 x 35 cm.
Unite con l’ormai collaudato sistema a tenone e mortasa (tenoni di 2 cm e mortasa equivalente) le due gambe anteriori a 10 cm dalla base e al vertice superiore, in modo che la traversina sia a filo con l’estremità delle gambe;
affrontate poi la stessa operazione con le gambe posteriori: la prima traversina è a 10 cm da terra; la seconda deve avere la sua parte più alta a 40 cm da terra, la terza è al limite alto delle gambe;
unite sempre con il sistema a tenone e mortasa i due gruppi costruiti;
appoggiate a terra le gambe posteriori, che fanno anche da schienale, e inserite le due traversine all’altezza esatta della traversina mediana, quindi l’altra traversina che ha il compito di unire le due traversine basse (dett.2 e 3);
rifinite e rivestite con due strati di turapori;
affrontate quindi il rivestimento con listelli A; applicateli, parallelamente, rispetto al davanti della sedia. Anche qui, come per il tavolo, si tratta di listelli smussati, leggermente separati l’uno dall’altro per facilitare lo scolo dell’acqua piovana;
ripetete la stessa operazione sullo schienale; fissate a vite B i listelli, come già per il tavolo, poi ricopriteli di turapori;
verniciate il tutto.