Quando un muro è grezzo e lo si vuole rendere caldo e accogliente con un lavoro rapido, si può ricorrere alla perlinatura ossia al rivestimento con piccole tavole di legno. Il lavoro può essere svolto interamente in casa, ma si richiede spazio e qualche attrezzo sofisticato da falegname. È comunque possibile farsi preparare gran parte del materiale necessario dal falegname, limitandosi, in tal caso, al semplice lavoro di montaggio.
La posa in opera di questo materiale passa attraverso tre fasi: preparazione ed armatura, applicazione delle pedine (piccole tavole), verniciatura.
Preparazione ed armatura
L’applicazione delle perline non richiede la stagionatura degli intonaci; questo è possibile in quanto le singole perline non vengono fissate direttamente al muro, ma a listelli di legno, orizzontali o verticali, che costituiscono l’armatura del rivestimento. La prima operazione da eseguire, quindi, è quella di mettere in opera l’armatura; è molto importante che i listelli sporgano dal muro in uguale misura in modo che le perline possano posare su tutti senza essere piegate. I listelli, se orizzontali, dovranno essere fissati uno all’estremità superiore (attaccato al soffitto se si copre l’intera parete) ed uno all’estremità inferiore (attaccato al pavimento). Gli altri listelli dovranno distare fra loro 40-50 cm; i listelli orizzontali, che servono per la disposizione delle perline verticali (più comunemente usata) vanno fissati al muro mediante tasselli ad espansione distanziati fra loro di circa 50 cm; fissare per prima cosa i due listelli esterni (superiore e inferiore) lungo tutta la zona da rivestire. I listelli di legno d’abete da 2,5 x 4 cm potranno avere giunte in quanto a rivestimento in opera verranno completamente coperti. Far scorrere ora nei due listelli un listello verticale per verificare la sporgenza dei listelli intermedi; usare qualche spessore da porre sotto ai punti di fissaggio per portare i listelli intermedi a uguale sporgenza di quelli esterni; fissare anche i listelli intermedi con tasselli ad espansione.
A questo punto è indispensabile calcolare il legname necessario; per la perlinatura
verticale si usano in genere tavole larghe 10-15 cm, con uno spessore di 1,5 cm che possono avere un incastro semplice o a baionetta o possono semplicemente essere accostate le une alle altre; si fissano ai listelli mediante clips metalliche fissate ai listelli e al retro delle tavole oppure, in modo più rustico, mediante chiodi di legno duro e colla. Le clips (ogni listello dovrà averne una per ogni tavola) verranno fissate ai listelli a mano a mano che il lavoro di rivestimento procede; usando invece chiodi in legno, una volta fissati i vari listelli, si potrà passare subito al fissaggio delle tavole senza ulteriore lavoro preparatorio. Ricordiamo che la perlinatura sacrifica un po’ di spazio dato che fra listelli e perline ogni parete così rivestita sporgerà di circa 4 cm in più.
Applicazione e verniciatura
Il calcolo delle perline necessarie è presto fatto: basta conoscere la larghezza delle pareti da ricoprire e dividerla per la larghezza delle perline che deve essere uguale per tutte e, restando entro i limiti visti prima di 10-15 cm, sarà condizionata dalla larghezza delle tavole disponibili dal falegname prescelto. È chiaro che si sceglierà la larghezza che permetterà il minimo spreco di legname. La lunghezza delle tavole dovrà essere pari all’altezza della parete o del tratto da rivestire; nel caso però di rivestimento di un’intera parete, questa misura dovrà essere di circa 0,5 cm inferiore per consentire l’applicazione delle tavole senza graffiare il soffitto o il pavimento.
Il montaggio prenderà il via dall’angolo più in vista; la prima perlina verrà fissata esattamente a contatto dell’angolo; quella sulla parete adiacente, di conseguenza, le si sovrapporrà con il suo spessore. Procedere sistematicamente parete per parete lasciando per ultimi i tratti in cui sarà necessario modificare la larghezza delle tavole (in corrispondenza di porte, finestre, spigoli o infissi in genere). Prendere con cura le misure del tratto rimasto; riportarle su di una tavola e tracciare la linea del taglio da eseguire. Tagliare la tavola usando un segaccio e facendo in modo che il taglio sia esterno al segno tracciato. Il fissaggio di queste perline « finali » deve essere possibile solo esercitando un po’ di forza o picchiando con un martello; interporre un pezzo di legno tenero fra martello e perlina per non rovinare la perlina. La rifinitura finale consisterà poi nel fissaggio in basso e in alto di una cornicetta dello stesso tipo di legno usato che servirà a coprire le irregolarità di taglio delle perline e la piccola differenza fra altezza della parete e lunghezza delle perline. Se si usa il sistema di fissaggio con chiodi di legno duro, acquistare dei listelli rotondi da 5 mm (in negozi di modellismo o corniciai) e prepararsi un certo numero di
chiodi lunghi circa 3 cm, avendo cura di tagliare il listello alternativamente diritto e a becco di flauto per avere chiodi a punta. Con il trapano forare perlina e listello (fori di 0,5 -1 mm inferiori al diametro dei chiodi); schizzare un po’ di colla dentro i fori, incastrare quindi i chiodi usando un mazzuolo di legno in modo che non sporgano dalle perline (con uno straccio togliere subito eventuali eccessi di colla). A lavoro ultimato ripassare con carta vetrata sottile le chiodature, i bordi delle perline a larghezza modificata e gli spigoli: la rifinitura sarà così perfetta.
Le perline devono essere protette con una buona verniciatura; si potrà scegliere tra vernici opache o lucide; se, anziché di colore naturale, si vuote il legno più scuro è necessario, prima di verniciare, usare un mordente del colore desiderato; sarà a questo proposito necessario fare qualche prova con i ritagli di perline rimasti.
Preparare mordente in quantità sufficiente alla verniciatura dell’intera superficie perlinata; meglio se con una certa abbondanza. Stendere il mordente con pennellate nel senso della vena del legno facendolo assorbire in modo omogeneo.
Per eseguire la perlinatura in legno fissare i listelli A alle pareti; la distanza B che li separa è funzione della consistenza delle « perline » C, ma sarà al massimo di un metro. Le perline possono essere fissate con chiodi, come nel dettaglio, o con viti, oppure ancora mediante ganci e clips. In quest’ultimo caso, ad opera finita, gli elementi di fissaggio restano nascosti.
Un nuovo tipo di perline
Negli ultimi anni si è introdotto nell’edilizia il rivestimento con perline di Vinile rigido (PVC) che, se anche in linea di massima può essere paragonato al perlinaggio di legno, non richiede né la preparazione del muro da rivestire, né la posa dei listelli di armatura; le perline si inchiodano direttamente al muro con chiodi di acciaio (1 chiodo ogni 40-50 cm). L’unico particolare da tenersi presente con le perline di Vinile rigido è la dilatazione termica, per cui quando si mettono in opera all’esterno è opportuno fissarle con delle apposite graffette che le tengono perfettamente ancorate al muro e ne permettono la dilatazione.
Le perline di Vinile rigido vengono prodotte in diverse lunghezze (7, 10, 14, 20 e 30 cm) e in una notevole gamma di colori.
A lavoro ultimato non è necessario levigare, tinteggiare e verniciare.
Uno dei vantaggi più grandi di questo tipo di perlinatura è la non combustibilità del materiale che carbonizza, ma non alimenta la combustione.