Se il legno è nuovo può essere necessario, per particolari impieghi, proteggerlo dagli attacchi degli insetti sottoponendolo a particolari trattamenti, già descritti; questi trattamenti non possono però sostituire la prima mano che dovrà essere data ugualmente. Per questa si deve adoperare la stessa vernice che si usa per l’ultima mano ma diluita con il diluente raccomandato nelle indicazioni del fabbricante. Si osservi attentamente che ogni mano sia ben secca prima di passare a stendere la successiva onde evitare squamature o raggrinzimenti.
Risulta essere importantissimo che le varie mani di vernice siano molto sottili : infatti, contrariamente a quello che molti ritengono, la protezione di un legno non dipende dallo spessore della vernice che lo ricopre ma dall’impermeabilità di questa; più è spesso lo strato complessivo di vernice più esso rischia di screpolarsi o di squamarsi sotto l’azione delle intemperie ed in particolare del sole.
Se il legno era già precedentemente verniciato si deve asportare con il raschino la tinta che si scrosta: poi si deve pomiciare tutta la superficie e spolverarla accuratamente; infine si sciacqui con acqua pura per togliere tutte le tracce di polvere od altri residui. Quando la verniciatura esistente è molto deteriorata dopo averla raschiata si deve effettuare un lavaggio con acqua e lisciva.
Per le tradizionali pitture a olio è necessario iniziare, dopo la stuccatura, con una mano di cementi/e: a completo essiccamento si pomici leggermente, con carta vetrata fine, per eliminare le fibre del legno rilevate, in modo da dare un aspetto vellutato al legno stesso. Si stenda poi la seconda mano di cementite ed eventualmente si ritocchi la levigatura; allora si può verniciare con due o tre mani di smalto ad olio. Oggi si impiegano sempre più invece smalti sintetici che possono essere dati direttamente sul legno dopo che sia stato lavato, sciacquato, asciugato, stuccato e lisciato con carta vetrata fine. Di solito si vernicia leggermente in senso verticale, poi orizzontale e si ripassa con pennello quasi secco ancora verticalmente.
Verniciatura di infissi
Per quanto riguarda porte e persiane in legno, tutte le volte che è possibile, è meglio toglierle dal posto e verniciarle in piano appoggiate su dei cavalletti; si eviti di non caricare troppo il pennello di tinta per prevenire scolature come quelle della fig. V – 28. Se vi sono infissi con vetri o pannelli di altro materiale è bene mettervi sopra, in vicinanza del legno da verniciare, una striscia di nastro adesivo che sarà tolto. al termine del lavoro: questo permette di lavorare con maggiore sicurezza e comodità su tutta la superficie da verniciare.
Sempre in casi analoghi si può mettere una striscia verticale di cartone, plastica od altro materiale per non macchiare pani adiacenti come indicato in fig. V – 29.
Nella verniciatura delle porte è bene incominciare dalle modanature che incorniciano ogni riquadro usando un pennellino di diametro molto piccolo; si proceda poi su ogni riquadro, nel senso della sua dimensione maggiore, andando da una estremità all’altra con il pennello, incrociando ed infine ripassando leggermente. Si eseguano quindi le traverse orizzontali in alto, in basso ed eventualmente dentro ciascun riquadro. Se le due faccie della porta non sono verniciate dello stesso colore allora i battenti, le cornici, le liste dell’imbotte sono tinte del colore della faccia che si trova dalla medesima parte quando la porta è chiusa.
Nella verniciatura delle finestre prima si fanno le modanature piccole, poi le traverse orizzontali ed in ultimo i montanti verticali. In ogni caso si abbia l’avvertenza per tutti gli infissi di manovrare alcune volte serrature e simili prima che la vernice sia secca altrimenti rimarranno bloccate e spesso sarà fastidioso sbloccarle.