In questa guida spieghiamo come posare la moquette.
Questo rivestimento per pavimenti ha oggi impiego sia nelle case per abitazione, dove conferisce calore e intimità, sia negli uffici e nei luoghi pubblici dove si è dimostrato più resistente di altri materiali. L’uso di materiali acrilici unitamente all’uso di macchine elettriche per la pulizia, hanno risolto completamente il problema dell’igiene per questi pavimenti che possono ora non solo essere spolverati, ma anche perfettamente lavati.
Di moquette ve ne sono di molti tipi, dalle costose e delicate moquette in lana alle economiche di materiale sintetico impastato. La scelta del tipo e del colore sono condizionati dall’uso; le moquette delicate, facilmente sporchevoli non sono adatte ad un locale di soggiorno usato di frequente o alla stanza dei bambini.
Anche la moquette si fissa al pavimento mediante collanti e viene fornita in rotoli di varia larghezza; è comunque possibile acquistarla anche in quadrati di 50 x 50 cm che esistono anche nella versione autoadesiva. Il lavoro del dilettante potrà consistere nell’applicazione che può essere fatta su qualsiasi tipo di pavimento preesistente.
La preparazione
Per prima cosa esaminare meticolosamente lo stato del pavimento; controllare che non vi siano mattonelle o tavole sconnesse; in caso affermativo, si provvederà a fissare le prime rifacendo il letto di cemento, le seconde mediante viti e chiodi; nel caso di pavimenti di legno verificare che non vi siano chiodi sporgenti (è buona norma dare una ripassata generale). Se le fessure sono piccole e numerose e la moquette che si vuole impiegare è di tipo sottile e rasato, sarà necessario stuccarle con cura; perché i mastici facciano buona presa è indispensabile sgrassare accuratamente la superficie di appoggio; d’altra parte prima di applicarli è necessario che il pavimento risulti ben asciutto e senza tracce di polvere. Misurata poi con cura la stanza, procedere alla programmazione del lavoro: gli elementi da tener presenti sono la lunghezza dei rotoli della moquette scelta, la provenienza della luce o la presenza di zone d’ombra, la necessità di limitare al massimo gli sprechi e di utilizzare, finché possibile, il rotolo di moquette così com’è posto in commercio, riducendo il più possibile i tagli. Si tracceranno sul pavimento le linee in corrispondenza dei punti di unione delle singole strisce di moquette; anche In questo caso si lasceranno da parte le rientranze e le zone con contorni particolari.
Non si dimentichi di considerare il problema delle porte e portefinestre che si aprono all’interno del locale da pavimentare; sarà necessario piallare la parte inferiore nella misura dello spessore della moquette scelta. In alcuni casi, come con serramenti metallici in lega leggera, può addirittura risultare impossibile l’applicazione della moquette a meno di affrontare grosse spese per l’adattamento dei serramenti.
Se il pavimento è già rivestito di moquette e la si vuoi sostituire, si dovrà scollare la moquette vecchia usando un raschietto a spatola rigida; la moquette preesistente potrà essere tagliata per agevolare l’operazione. Pulire con cura il pavimento da tracce di mastice e stuccare eventuali crinature del cemento se la moquette era fissata direttamente sulla soletta; in questo caso le preoccupazioni per le porte sussisteranno solo se la nuova moquette fosse più spessa di quella da sostituire. Le giunture fra le strisce di moquette devono essere il meno visibili possibile. In linea di massima conviene tenerle perpendicolari alle finestre; questa regola però può essere abbandonata quando sia possibile far cadere le giunture in zone d’ombra o se comporta costosi sprechi di materiale. Staccare i battiscopa se sono del tipo in legno.
Taglio e applicazione
La moquette va tagliata con una lama ben affilata e l’adesivo usato per fissarla ai pavimenti è di tipo plastico a spatola. Vuotare il locale; posare il rotolo di moquette in corrispondenza della striscia numero 1. Srotolare quanto basta per poter prendere le misure con precisione da un lato all’altro della stanza; segnare il punto di taglio con gesso da sarti e, aiutandosi con un righello metallico, tagliare. Riarrotolare la striscia appena tagliata e misurarla; ripetere la stessa operazione per la striscia contigua, tralasciando per il momento di tagliare le parti marginali o quelle destinate a pavimentare le rientranze.
Cominciare a spalmare il mastice nella zona di applicazione della striscia 1; saranno sufficienti per cominciare i primi 50-60 cm; facendosi aiutare da una seconda persona, posare sulla parte incollata l’inizio della prima striscia, cominciando dal muro. Fare in modo che la moquette aderisca perfettamente al pavimento; per questo ci si può aiutare con un mazzuolo di gomma. La moquette deve risultare ben stesa, ma non tesa, dato che in questo caso, con l’andar del tempo, si aprirebbero delle fessure nei punti di giunzione. Salire ora, e sempre in due se la striscia è larga, sulla zona incollata della prima striscia e procedere a mano a mano in avanti, spalmando il mastice e srotolandovi sopra la moquette; procedere con calma senza lasciare parti sollevate; è bene iniziare sempre dal lato più lontano alla porta di ingresso. Procedere nello stesso modo per le strisce contigue curando con particolare attenzione il combaciamento delle giunture. Tener conto comunque che una moquette appena posata rivela in modo assai più evidente le giunture di una che ha avuto dall’uso quotidiano il suo assestamento.
Sistemate le strisce principali, si passa all’incollaggio dei particolari difficili, delle rientranze e delle soglie. Accostare uno spezzone di moquette grande sufficiente per coprire la zona interessata; attenzione a non disporre la moquette in un senso diverso da quello usato per le strisce principali; questo errore renderebbe perennemente visibile il ritaglio in questione. Usando il gesso da sarto, segnare con precisione i contorni della zona da coprire; tagliare la moquette facendo attenzione a non danneggiare quella già in opera; verificare che il pezzo si incastri alla perfezione; sollevarlo e spalmare il mastice. Fissare quindi il ritaglio assestandolo con il mazzuolo; completare il lavoro anche nelle altre parti. Lasciar far presa il mastice aspettando, prima di sistemare i mobili 4-5 ore.
Nel caso di moquette applicate sopra pavimenti preesistenti, sarà necessario fissare i lembi in corrispondenza delle soglie con profilati metallici o in plastica avvitati al pavimento (per questo vedere quanto suggerito nel capitolo che tratta dei fori nei pavimenti). Dopo circa quattro ore dall’incollaggio, prima di mettere i mobili, si potranno fissare i battiscopa.
La riparazione
I danni che possono subire le moquette sono le macchie e le rotture, comprese quelle più frequenti prodotte dalle brace delle sigarette. Una riparazione, per quanto correttamente eseguita, è sempre abbastanza visibile e sarà quindi opportuno esaminare se conviene farla.
In ogni caso per prima cosa, soprattutto nel caso delle macchie, si cercherà di eliminarle prima di ricorrere al rimedio estremo della sostituzione del pezzo danneggiato; in commercio esistono prodotti chimici destinati alla lavatura delle moquette (i negozi che li vendono molto spesso offrono gratuitamente la macchina per distribuirli). Dovendo lavare una moquette non limitatevi a farlo nella sola zona macchiata, per non lasciare spiacevoli aloni. Per prima cosa spolverare con cura la moquette, meglio se con un aspirapolvere o un battitappeto; distribuire quindi in modo omogeneo la schiuma del detersivo lasciandola poi asciugare completamente; rispolverare a fondo. Nel caso di piccole macchie tenaci si può rimediare con gli smacchiatori spray. Prima di utilizzarli fare una prova di resistenza della moquette in un angolino poco in vista.
La vera e propria riparazione della moquette, si rende necessaria quando le macchie sono troppo tenaci o quando la moquette si è strappata o è stata bucata da una sigaretta. Non sempre sarà conveniente fare un piccolo tassello poco più grande del danno, ma molto visibile. In taluni casi conviene sostituire un pezzo più grande perché le sue giunture risultino in punti poco visibili; in ogni caso si dovrà fare in modo che le giunture siano disposte, finché possibile, nello stesso senso della luce. Sovrapporre alla parte danneggiata un pezzo di moquette di dimensioni maggiori; con una lama bene affilata tagliare contemporaneamente un riquadro sia della moquette sovrapposta sia di quella sottostante e danneggiata; in questo modo le dimensioni del tassello saranno assolutamente identiche a quelle della parte da coprire e con contorni regolari. Usando un raschietto staccare la parte danneggiata; pulire con cura la sede del tassello da eventuali tracce di adesivo. Spalmare il mastice in quantità tale da non farlo sprizzar fuori; fissare infine il tassello assestandolo con colpetti di mazzuolo; non calpestare per qualche ora. Dopo alcuni giorni le giunture, visibili all’inizio, saranno del tutto scomparse.
Risulta essere chiaro che proprio perché questo tipo di riparazione possa essere fatto, è importante all’atto della posa di una moquette conservare i ritagli.
Quadrotti autoadesivi
La posa di una moquette è sempre un’operazione di un certo impegno; oggi però anche coloro che sono meno portati per questo genere di lavori sono in grado di farlo da soli, utilizzando la moquette in riquadri di 50 cm di iato, già predisposti per la messa in opera.
Per un risultato presentabile, è tuttavia necessario, anche in questo caso, una buona preparazione alla posa dei quadrotti, pianificandone la disposizione: verificare la stabilità del pavimento preesistente, fissando mattonelle e tavole, stuccando fessure e crepe; pensare alla possibilità di aprire le porte come si è visto per la moquette tradizionale. La stabilità sul pavimento è poi condizionata dalla pulizia dello stesso (non vi devono essere tracce di cera o di sporcizia) e dalla bontà dell’adesivo applicato al quadrotto stesso (come sempre l’acquisto di quadrotti a buon mercato può in molti casi significare una spesa doppia, perché sarà necessario sostituirli con altri più resistenti).
I punti in cui i quadrotti sono più soggetti a scollarsi sono, ovviamente, i bordi; per eliminare questa possibilità, è preferibile integrare l’azione di fissaggio data dall’adesivo fissato al quadrato con quella di nastri biadesivi. La pianificazione del lavoro consisterà nel segnare sul pavimento un reticolato con le maglie quadrate di 50 cm di lato, facendo in modo che i quadrotti da tagliare siano il minor numero possibile; tracciare questo reticolato (fig. 5) curandone la squadratura. Acquistare del nastro biadesivo in rotoli larghi 50 cm e fissarlo al pavimento tutto attorno alla stanza; ricordare che questo tipo di nastro prima si incolla su un lato (in questo caso sul pavimento) e poi lo si libera dalla carta protettiva che copre il secondo lato adesivo; l’eliminazione della carta va eseguita per ogni segmento rettilineo messo in opera. Proseguire nell’applicazione del nastro biadesivo alternando regolarmente righe trasversali a righe longitudinali.
Fare attenzione a non calpestare il nastro per non diminuirne il potere aderente. Staccare la carta protettiva dal retro del primo quadrotto e disporlo in sede curandone l’esatta posizione; da questa, infatti, dipenderà tutta la messa in opera. Procedere poi al fissaggio degli altri quadrotti e dei ritagli nelle zone difficili; assestarli con qualche colpetto di mazzuolo. I quadrotti potranno essere di colori diversi e in tal caso ci si può sbizzarrire a comporre motivi ornamentali. Il pavimento è agibile subito.