In questa guida spieghiamo come riparare un pavimento in tavolato.
È una delle più vecchie forme di pavimentazione; oggi quasi completamente in disuso, gode ancora di un certo favore nelle località dove il legname è a più buon prezzo dei laterizi, ossia in montagna.
La sostituzione di un pavimento del genere è un’opera molto costosa che implica la manomissione della struttura stessa dei solai; i pavimenti in tavole di legno, infatti, posano su solai in travi di legno che, dimensionate per sostenere questa leggera pavimentazione, non si prestano al sostegno di laterizi, solette e piastrelle.
I lavori del dilettante consistono nella stipatura delle fessure, nella sostituzione di qualche tavola, nella lisciatura e nella verniciatura.
Le fessure
Con il passar del tempo e l’alternanza delle stagioni il legno si stagiona, ossia le sue fibre trovano via via il loro assetto definitivo: il legno riduce il suo volume e, quando messo in opera troppo fresco, tende a crinarsi, provocando delle antiestetiche fessure nel pavimento.
Se le fessure sono sufficientemente larghe (più di 5 mm) è possibile turarle con listelli di legno dolce tagliati su misura; se sono più strette converrà stuccare;
Ostelli su misura: misurare lo spessore delle tavole di legno, infilando un cartoncino rigido nella fessura in corrispondenza delle chiodature fin quando toccherà sul travetto di sostegno. Fare un segno con la matita sul cartoncino esattamente a filo del pavimento; estratto il cartoncino, si potrà prendere la misura dello spessore del tavolato. Procurarsi ora una tavola di legno dello stesso spessore; segnare la larghezza della fessura e tracciare la linea di taglio (fig. 1). Con una sega da legno tagliare il listello a misura in modo che il taglio sia esterno al segno della matita; inserire il listello nella fessura aiutandosi con un mazzuolo di legno o con il martello e l’interposizione di un pezzo di legno. Usando chiodi sottili, fissare il listello alla travatura sottostante; i chiodi dovranno essere impiantati all’altezza delle chiodature delle tavole (fig. 2); con un punteruolo far sprofondare di un paio di millimetri la testa dei chiodi;
stuccatura: in commercio esistono stucchi già preparati da spremere direttamente nelle fessure; dato però che molto spesso questo lavoro può avere dimensioni considerevoli, l’impiego di stucchi preparati potrebbe risultare antieconomico. Lo stucco comunque può essere preparato in casa con poche lire. Riempire un secchio di carta spezzettata in piccoli frammenti; se si usa carta da pacchi leggera e scadente lo stucco risulterà già di color legno. Versare piano piano sulla carta dell’acqua bollente rimestando con un pezzo di legno; continuare nell’operazione fino ad ottenere una pappetta fluida; nel caso lo fosse troppo aggiungere altra carta. Aggiungere ora alla « pappa » dell’adesivo in polvere (tipo vinavil) finché l’impasto non acquisterà compattezza e vischiosità; spalmare con abbondanza lo stucco sulle fessure facendolo penetrare in profondità. Lasciare asciugare per due o tre giorni senza camminare sul pavimento e quindi asportare lo stucco superfluo con carta vetrata o disco abrasivo.
Sostituire una tavola
Se una tavola è lesionata al punto da non essere riparabile, o addirittura da creare pericolo per chi vi cammina sopra, è necessario sostituirla.
In prossimità di un’estremità della tavola, possibilmente non dal lato delle pareti, incastrare fra quella danneggiata e quella immediatamente vicina uno scalpello robusto a lama molto larga; facendo leva ed aiutandosi con il martello, sollevare la tavola dalla travatura sottostante; togliere eventuali chiodi rimasti nelle travi. Prendere con cura le misure dell’apertura da chiudere tenendo conto del pezzo di tavola che dovrà infilarsi sotto al battiscopa. Tagliare la tavola dello spessore e dimensioni richieste.
Se le tavole non sono semplicemente appoggiate e inchiodate sulle travi, ma anche incastrate su queste, sarà necessario predisporre gli incastri. Per far questo accostare la nuova tavola all’apertura e segnarvi esattamente la posizione e la larghezza delle travi.
Ricavare ora gli incastri sulla parte inferiore della tavola usando sega e scalpello; incastrare poi la tavola nella sua sede e fissarvela usando chiodi o viti che non devono sporgere. Volendo rendere meno polveroso il pavimento e per dargli un aspetto più gradevole conviene verniciarlo; prima di por mano ai pennelli, è necessario lavarlo con detersivo energico e una spazzola rigida. Provvedere poi a stendere su tutto il pavimento uno strato di mordente del colore preferito; il mordente consente una migliore conservazione del legno conferendogli un colore più caldo. A mordente asciutto, si dovranno infine passare due mani di apposita vernice vetrificante da parquet.
Per schiodare la tavola rotta (a sinistra) seguire le indicazioni del dettaglio; preparare la tavola sostitutiva nelle esatte dimensioni della precedente: segnare la tavola come in A se viene fissata ad incastro sui travetti B. Per fissare fa tavola nella sua sede (a destra) usare chiodi funghi come quelli impiegati sulla vecchia; con un puntone sarà quindi necessario incassare nel legno le teste dei chiodi.